BRINDISI – Coach Bucchi è contento per il risultato ottenuto dall’Enel Basket contro l’Acea Roma: “Era una partita difficile – dice -, la squadra ha fatto un ottimo ultimo quarto. Venivamo da due settimane difficili per allenarsi con regolarità, ma è stato tirato fuori il carattere necessario”.
Qualche nota sui singoli. Lewis: “Ha giocato – spiega Bucchi – delle buone partite nell’ultimo mese, oggi forse ha risentito un po’ dell’intensità difensiva”. Snaer : “Veniva – aggiunge il coach – da un periodo così così, oggi invece ha fatto bene”. Chiotti: “Una buona partita – dichiara- è stato difensivamente presente. Non mi aspetto da lui una media di 12 punti a partita, ma ha capito come difendere in certe situazioni”. Todic: “Un’alternativa – prosegue l’allenatore brindisino- che gioca nello spot di 5 e sa anche prendersi tiri da 3, aprendo gli spazi per le penetrazioni degli esterni”. Sull’atteggiamento in campo, invece, Bucchi vede una squadra con carattere: “Siamo stati – sottolinea – volitivi anche se non fluidi. A volte poco lucidi, ma alla fine siamo venuti fuori come squadra, dimostrando quello che serve, il carattere. L’atteggiamento è quello giusto”. Due parole anche sulla differenza canestri: “Psicologicamente importante – continua Bucchi -, una ciliegina sulla torta. Non si sa mai”. Infine il pubblico, che lui stesso ha incitato direttamente: “Si tratta – conclude – di un pubblico generoso, io stesso ho cercato di spingerlo e quando ha iniziato a far sentire la propria voce la squadra è rientrata”.
L’allenatore romano Dalmonte, invece, rende merito al Brindisi ma analizza cosa non è andato nel suo team: “Quando una squadra – esordisce – arriva a 5 minuti dalla fine a due possessi di distanza dagli avversari, in un campo come quello brindisino, vuol dire che aveva avuto la giusta interpretazione dell’incontro. Poi, però, serve la freddezza per mantenere il risultato”. Riguardo alla differenza canestri : “Gestirla – puntualizza -era il nostro obiettivo minimo, ma siamo stati puniti per essere andati fuori controllo negli ultimi minuti”. Infine, gli elogi ai padroni di casa: “Brindisi -dice – non è un fenomeno transitorio, ma una realtà solida capace di riempire ogni partita il proprio palazzetto”.
Brindisi Oggi
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