Contro Cantù niente facili entusiasmi, Bucchi: “Dobbiamo essere solidi mentalmente”

BRINDISI – Saper cogliere quello che il campionato sta portando alla squadra, senza lasciarsi andare a facili entusiasmi o farsi risucchiare da eventuali negativi.

Il Bucchi pensiero si conferma anche nella conferenza stampa alla vigilia del match che per la prima volta vede l’Enel Basket Brindisi primatista solitaria in classifica, che la vedrà opposta all’Acqua Vitasnella Cantù.

Prima, però, spazio al bollettino dall’infermeria: Snaer è alle prese con una forma influenzale piuttosto marcata, che gli ha impedito di allenarsi ieri ed oggi e si sta valutando se potrà allenarsi domani, mentre Dyson è alle prese con un fastidio capitato nuovamente al ginocchio che aveva già avuto problemi in precedenza.

Poi, si passa all’analisi della gara contro Cantù, posta poco oltre la metà di una serie di 4 partite considerate particolarmente ostiche: “Anche quelle che abbiamo passato – puntualizza il coach brindisino – sono state settimane difficili, al di là del risultato. Non esistono partite facili ed eravamo attesi da tre gare in trasferta ed una in casa: due sono state superate, ora speriamo che anche le prossime possano andar bene, anche se le partite sono sempre più facili dopo che le si è vinte”.

Per quanto riguarda il prossimo avversario, invece, c’è rispetto profondo: “Cantù – dice Bucchi – è una delle migliori squadre del campionato, che ha scelto saggiamente il 5+5 perchè con gente come Aradori, Cusin e Gentile è equilibrata. La Coppa, inoltre, amplifica in positivo il carattere. Stanno vincendo bene, la squadra è matura e forte e non cederanno alla stanchezza, visto che stanno dando prova di consapevolezza dei propri mezzi e maturità:  con Milano, sono una delle favorite alla conquista della finale scudetto”.

In questo contesto, per il coach l’importante sarà avere i nervi saldi contro una squadra quasi speculare a quella brindisina: “Dovremo essere solidi mentalmente – aggiunge – sarà una partita di grande intensità. Loro fanno bene nella difesa e nel movimento della palla.In partita sarà necessario difendere forte e prendere buone scelte in attacco”.

La vetta della classifica per l’Enel Basket, secondo Bucchi, non è figlia della gestione di quest’anno ma concretizza un percorso iniziato con il suo arrivo: “Anche il finale dell’anno scorso – sottolinea – si inserisce in un percorso lungo due anni e mezzo, un processo di crescita in cui la società ha capito quello che può fare.  La scorsa stagione la archivio comunque positivamente, fa parte del cammino ci ha permesso di arrivare dove siamo, come è successo ad esempio per la solidità mostrata da Zerini“. Quindi, si tratta di capitalizzare al meglio l’operato della squadra, domenica dopo domenica: “I risultati che ho conseguito – dichiara ancora Bucchi – dimostrano che la scelta di venire a Brindisi dopo due finali scudetto non è stata avventata. Magari domenica possiamo anche perdere restando in testa e poi perdere il primato, ma l’importante è mostrare il successo del progetto globale”.

L’allenatore brindisino guarda anche con fiducia ai suoi uomini: “Mi piace pensare – dice  – che il miglior acquisto è quello che aggiunge i giocatori che al momento non stanno rendendo al meglio, sarebbe indice della forza del gruppo, ed alla fine le squadre che cambiano di meno sono sempre quelle che hanno il rendimento più costante. Torneremmo sul mercato solo se ce ne fosse realmente il bisogno, abbiamo parlato di questo in estate con la società”.

Capitolo ambiente: “Chiedo equilibrio – dice ancora il coach – se le soe non dovessero continuare così”. Anche perchè, secondo l’allenatore, ci sono alcune squadre che potrebbero tornare a dire la loro:”Non sono facile ad entuasiasmi – ammette Bucchi – certo, siamo tutti contenti ed è stato gratificato il nostro lavoro. Certo, alcune squadre si stanno attrezzando e chi è dietro di noi può migliorare: il girone di ritorno sarà molto difficile. Dobbiamo essere consapevoli che queste gioie possono essere di passaggio, siamo una squadra giovane che cerca di crescere e per mantenere questa continuità è necessario spendere molte energie nervose”.

Quindi, un passaggio che riguarda proprio la tenuta psicologica: “Non conosco alcuni dei ragazzi a fondo sotto questo aspetto – ammette Bucchi -. Certo, Bulleri, Zerini e Fomenti  ho già avuto modo di allenarli e so che manterranno la mentalità ma gli altri devo conoscerli meglio”.

Il coach brindisino, comunque, pensa sia ancora presto per parlare di zona playoff: “L’obiettivo  – spiega – è migliorare il piazzamento dell’anno scorso, se poi si sogna qualcosa in più, sognare non costa niente. Ma in ogni caso, abbiamo fatto una squadra ed investito per questo traguardo”.

 

F.Tr.

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