BARI- La Puglia si divide e a fare da spartiacque ci pensa Bari. Il sindaco Michele Emiliano dalla inaugurazione della 77^ Fiera del Levante ribadisce ancora una volta di appoggiare la candidatura di Taranto a capitale europea della cultura e lo fa rivolgendosi direttamente al presidente del consiglio Enrico Letta. Bari dunque sostiene Taranto contro Lecce sostenuta da Brindisi che maggio scorso fa aveva fatto un passo indietro in suo favore.
Alla faccia dell’uniti si vince. I buoni propositi del sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, vanificati dal discorso campanilistico di Emiliano: “ Schiacciamo le mafie che stanno ammorbando il Paese, ricostruiamo rigore e severità nella gestione di ogni fase della vita quotidiana e amministrativa delle nostre comunità. Diamo spazio alla cultura e alla creatività, alla ricerca scientifica, sfruttiamo il nostro patrimonio per trasformare il Sud nella capitale della cultura europea, a partire da Taranto, ideale candidata a questo ruolo per il 2019”.
Emiliano nel suo discorso fa leva sul bisogno di riscatto di una città, Taranto, mortificata dal caso Ilva, del quale più volte è tornato a parlare come se il riconoscimento potesse in qualche modo compensare quanto è accaduto. Un’osservazione che a non tutti i presenti alla inaugurazione della fiera è piaciuta ne tanto meno al sindaco Perrone che ha ricordato che i criteri per rappresentare la capitale europea della cultura sono ben altri.
Paolo Perrone, sindaco di Lecce aveva dichiarato che la candidatura del capoluogo salentino con l’appoggio di Brindisi sarebbe stata vincente “perché è rappresentativa di un’intera comunità che si ritrova attorno alla sua identità, alla sua cultura e alle sue tradizioni”.
Se c’era quindi la speranza che oltre a Brindisi anche qualcun altro facesse un passo indietro oggi non c’è più . Anzi si respira aria di derby. L’appoggio di Emiliano e la sua campagna promozionale con Letta da l’idea che la sfida sia oramai aperta.
Lu.Pez.
Brindisini come al solito vi siete fatti fregare dai leccesi… contenti voi nel vostro ruolo di subalterni