BRINDISI – «È forse giunto il momento che si parli dell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi in un contesto istituzionale aperto alla cittadinanza, come potrebbe essere un consiglio comunale monotematico o una conferenza dei sindaci». Questa è la proposta lanciata dal Forum Ambiente, Salute e Sviluppo del capoluogo messapico sulla scorta delle ultime vicende di cronaca che hanno interessato la struttura sanitaria principale della provincia. «Se si dà uno sguardo ai bilanci dell’Asl degli ultimi anni – si legge in un comunicato del Forum – colpisce come le spese per la manutenzione siano passate dai 15 milioni del 2011 agli 11 milioni del 2013; quella del personale da 196 a 182 milioni negli stessi anni. I ricoveri sono passati da 26mila nel 2012 a 22mila nel 2013, con un calo del 15%. Indubbiamente, il piano di rientro ha colpito indiscriminatamente con tagli lineari tutte le attività, privando l’ospedale di riferimento delle risorse necessarie per far fronte alle chiusure degli altri presidi. Peraltro, il Perrino continua a essere privo di specialità fondamentali che le evidenze epidemiologiche imporrebbero: si pensi alla chirurgia toracica, in un contesto in cui i tumori al polmone sono frequentissimi, o la stessa pneumologia, lasciata a San Pietro Vernotico priva del supporto della rianimazione, condannandola, così, a un’attività sub ottimale». I rappresentanti del Forum vogliono sapere se tutta la colpa dei disservizi sofferti in ospedale sia da imputare ai tagli o se ci siano altre responsabilità cui addebitare i tanti problemi. «Sorge spontaneo il dubbio che i tagli lineari, che hanno così pesantemente agito sui costi della manutenzione, siano una delle cause più importanti del default degli ascensori, ad esempio, così come sembra legittimo chiederci quali controlli siano stati condotti sul corretto espletamento dei contratti di manutenzione in essere in questi anni. E se le responsabilità erano dell’area tecnica, è giusto chiedersi quali valutazioni siano state eseguite sui suoi dirigenti». Lo scandalo che ha investito l’area gestione tecnica dell’azienda sanitaria, quello degli appalti truccati da un’associazione che avrebbe pilotato gli incarichi verso ditte “amiche”, ha minato, secondo il Forum, la fiducia dell’utenza nei confronti del Perrino. «La fiducia nell’ospedale diminuisce, molti cittadini ricorrono a strutture fuori dell’Asl o fuori regione per cure anche localmente disponibili. Il problema degli ascensori è un intollerabile scandalo, così come va migliorata la qualità dei servizi e l’efficienza delle strutture. Siamo di fronte a una situazione grave che interpella la responsabilità della Regione, delle istituzioni locali e della politica a tutti i livelli, compreso quello nazionale. Le sorti del Perrino devono interessare non solo Brindisi ma l’intera provincia e più ampiamente la Regione».
BrindisiOggi
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