BRINDISI – Arriveranno domani mattina con la nave Aliseo della Marina Militare 719 migranti, di cui 589 uomini e 64 donne, una delle quali incinta e 66 minorenni. Sbarcheranno nel porto interno sulla banchina di Sant’Apollinare. Gli stranieri arrivano dalla Sicilia dove sono stati tratti in salvo ieri. I migranti saranno ospitati per le prime cure e l’identificazione nei capannoni ex Montecatini – che si trasformeranno per l’emergenza un centro di prima accoglienza – che si trovano nell’area portuale attigua.
Brindisi si prepara a diventare, ancora una volta, terra di accoglienza. Ad una settimana esatta dallo sbarco di 114 migranti avvenuto a Costa Morena ne arriva un altro. Questa volta però gli stranieri che metteranno piede in terra brindisina saranno 719. Uomini, donne e bambini che sono stati messi in salvo nei giorni scorsi a sud della Sicilia. Si tratta di 589 uomini e 64 donne, una delle quali incinta e 66 minorenni. Da quanto si è appreso, è in corso sulla nave che li sta portando a Brindisi, lo screening sanitario, ma – al momento – non sono state segnalate particolari problematicità. Solo due persone – un uomo affetto da scabbia e l’altro colpito da malessere sono stati trasferiti in elicottero in strutture sanitarie della Sicilia e Calbria. Il resto del gruppo sarebbe in buone condizioni di salute.
Dopo il loro arrivo, gli stranieri, saranno trasferiti all’interno dei capannoni ex Montecatini, alla zona industriale del capoluogo messapico. Questa mattina – da quanto si è appreso – è stato convocato un vertice in Prefettura per predisporre un piano ad hoc per la nuova emergenza.
La decisione di riutilizzare i capannoni ex Montecatini come struttura di prima accoglienza è scattata in seguito al fatto che i Cara e Cie sono ormai sono stracolmi in tutta Italia ed è anche difficile trovare altre strutture idonee ad accogliere, per un tempo più o meno lungo, i richiedenti asilo. L’arrivo dell’Aliseo della Marina Militare è prevista nel porto brindisino in tarda mattinata e le operazione di sbarco saranno coordinate dalla Capitaneria di porto di Brindisi.
Fra le pareti alte e bianche della ex fabbrica brindisina sono già state installate brandine, bagni chimici. Gli immigrati troveranno anche acqua potabile. Sarà qui che i 719 stranieri saranno identificati.
Brindisi, quindi, diviene nuovamente terra di accoglienza. Il suo grande porto interno, negli anni, ha sempre abbracciato e dato una nuova speranza di vita a tanti stranieri che raggiungendo le coste brindisine voleva regalarsi una nuova vita. Anche oggi la città di Brindisi ritorna ad aprire le proprie braccia per dare accoglienza tanti uomini, donne e bambini che fuggono dalla propria terra per trovare salvezza altrove.
Maristella De Michele
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