Emergenza rifiuti: violazioni dell’Aia, sequestrata la discarica di Autigno

 BRINDISI- Sequestrata la discarica comunale di Autigno. Nuova tegola sulla discarica tra Brindisi-San Vito dei Normanni. Questa volta ci hanno pensato i carabinieri del nucleo operativo ecologico di Lecce,  che hanno eseguito in contrada “Autigno”, il decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale di Brindisi Paola Liaci su richiesta del pm Valeria Farina Valaori.  La discarica era stata già chiusa un mese fa su ordinanza della Regione Puglia dopo che nella falda fu trovata una percentuale di metalli fuori dalla norma. Una chiusura che sarebbe dovuta servire a predisporre delle opere di messa in sicurezza del sito, ma oggi la situazione si complica con l’intervento della magistratura.

Le indagini e gli accertamenti tecnici hanno evidenziato che, in violazione delle prescrizioni contenute dell’Aia: non è stata garantita l’idonea copertura giornaliera dei rifiuti; non è stato  effettuato un adeguato stoccaggio ed abbancamento dei rifiuti; vi e’ costante presenza di percolato nei lotti in esercizio ed in quelli non operativi; e’ inadeguato il sistema di protezione dei rifiuti posto in essere con i teli; e’ inadeguato il sistema di canalizzazione e raccolta delle acque meteoriche, sia sui lotti in esercizio sia su quelli non operativi; non sono presenti adeguate garanzie finanziarie fideiussorie; sono state realizzate nuove opere in assenza delle previste autorizzazioni. Inoltre sono risultate contaminate le acque dei pozzi spia per le quali sonostate effettuate specifiche attivita’ di monitoraggio dalle quali e’ emerso che le acque di falda risultano inquinate per il superamento dei limiti tabellari con riferimento al nichel, al ferro, al manganese. Si tratta di prelievi effettuati dal 14 al 19 marzo scorso.  Nel procedimento penale è al vaglio dell’autorita’ giudiziaria il legale rappresentante della Nubile, società che gestisce la discarica, per i reati di inosservanza delle prescrizioni contenute nell’Autorizzazione integrata ambientale ed inquinamento della falda acquifera. Il valore complessivo dei beni sottoposti a sequestro e’ di circa cinquanta milioni di euro.

Il Noe di Lecce ha provveduto ad informare dell’avvenuto sequestro tutte le autorità amministrative interessate e i comuni della provincia di Brindisi che utilizzano la discarica, compresa la Regione Puglia, che già circa un mese aveva emesso l’ordinanza di chiusura della discarica per la presenza di metalli pesanti nella falda.

BrindisiOggi

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