BRINDISI- Che il territorio brindisino finisse in emergenza rifiuti era prevedibile già da tempo, a dirlo lo stesso presidente della Commissione Bicamerale sui rifiuti, l’on. Alessandro Bratti, che oggi ha incontrato, presso il palazzo della provincia il prefetto di Brindisi, Nicola Prete, l’assessore regionale all’Ambiente, Domenico Santorsola, il subcommissario dell’OGA, Antonello Antonicelli, il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, e tutti i sindaci del territorio.
Bratti era stato invitato dall’on. Elisa Mariano al fine di fare chiarezza sulla difficile situazione dei rifiuti.
“La mia è una visita informale- ha detto Bratti al termine di un confronto con tutti i convenuti- questa visita succede a quella della commissione d’inchiesta di qualche mese fa durante quale avevamo già contezza di una situazione di grande preoccupazione che ora si è rivelata fondata”.
Durante questa chiacchierata, così come la definisce Bratti, sono state messe in luce le criticità e indicata una qualche possibile linea d’intervento.
“Sull’intero territorio nazionale c’è la necessità- ha detto l’on. Bratti- di introdurre qualche norma a livello di stabilità che possa aiutare determinate situazioni. Ad esempio il tema delle fideiussioni nella gestione post mortem delle discariche, che non è normato. Spesso i privati gestiscono le discariche, guadagnano un sacco di soldi e poi se ne vanno lasciando il problema ai sindaci. La Regione ha il dovere di intervenire”.
La situazione che si è venuta a creare sul territorio brindisino, per Bratti, è frutto di scelte politiche sbagliate.
“E’ una situazione che si è incancrenita, di non facile soluzione. E’ frutto di scelte politiche sbagliate i cui effetti si vedono solo dopo anni- sottolinea il presidente Bratti- Ora bisogna capire se ci sono le condizioni per risolvere il problema; qui abbiamo un forte contenzioso con la società Nubile ed in un modo o nell’altro va affrontato”.
Ora di certo il territorio brindisino non è il solo in Italia a soffrire dell’emergenza rifiuti, ma è pur vero che vi sono regioni dove il sistema funziona.
“In Italia abbiamo due modelli da seguire quello lombardo-emiliano e quello veneto dove sia la raccolta che la gestione dei rifiuti che funzionano benissimo come in Germania- conclude l’on.Bratti- All’inizio del prossimo anno sarò a Taranto con il sen. Iurlaro per la questione delle bonifiche dopo di che incontreremo la Regione per sapere come vuole impostare il ciclo integrato dei rifiuti”.
Lucia Pezzuto
Non sapevo che il problema dei rifiuti fosse determinato dall’esistenza o meno di fidejussioni. Se le cose stanno così,vadano in banca, facciano le fidejussioni e…voilà, le jeux son fait. Ma questo signore crede che noi siamo dei CO….NI come tutti i verdisti ideologizzati? Se è venuto qui a Brindisi, dove di monnezza ne abbiamo già tanta e non ne abbiamo bisogno di altra “estera”, per dirci che la monnezza è “..frutto di scelte politiche sbagliate…”, ebbene, questo lo sapevamo già da un pezzo. Per cortesia, se ne ritorni da dove è venuto. Ed oggi mi trova misericordiosamente educato a formularle questo invito….
Bratti riporta quale esempio da seguire la Regione Lombardia; I rifiuti in Lombardia sono gestiti da A2A; A2A può investire a Brindisi e mettere a disposizione del territorio le proprie competenze. Cosa aspettano le Istituzioni a cogliere questa opportunità?