BRINDISI- La discarica di Autigno con la falda contaminata, la Regione chiude il sito, ma poi scarica la patata bollente ai Comuni. Il presidente Vendola incarica l’Oga (insieme dei Comuni della provincia di Brindisi che conferiscono i rifiuti nella discarica di Autigno) di stilare un piano per i rifiuti biostabilizzati da portare in discariche per rifiuti speciali non pericolosi nel territorio regionale. Ci sarebbero almeno sette discariche di questo tipo. Ma ovviamente la più vicina a Brindisi è la discarica di Formica Ambiente, da un mese restituita alla società dopo la sentenza del tribunale di Brindisi. In questo sito già da novembre scorso la Regione aveva autorizzato lo smaltimento dei rifiuti provenienti dal barese.
Formica avrebbe chiesto all’Oga 70 euro a tonnellata di rifiuti. La provincia di Brindisi conferisce in discarica circa 240 tonnellate al giorno. Basta fare un po’ di calcoli, si parla di oltre 500mila euro in un mese. Stando ai conti dell’ufficio Oga questa situazione potrebbe costare in più circa 40, 50 euro a tonnellata. Insomma alla fine la tanto contestata discarica di Formica Ambiente potrebbe diventare la discarica non solo per i Comuni del barese ma anche del brindisino. Un controsenso se si pensa che solo dieci giorni fa il Comune di Brindisi ha annunciato di voler fare ricorso al Tar contro la Regione che ha deciso di smaltire i rifiuti a Formica. Nel frattempo ci sono i costi di gestione della Nubile per la discarica di Autigno.
” La Regione ha chiesto al presidente dell’Oga di stilare un piano. Ora è emergenza anche a Brindisi- spiega l’assessore all’Ambiente Antonio Monetti- E i rifiuti non possono restare per strada. Tra le sette discariche possibili, Formica è la più vicina”.
Lo smaltimento dovrebbe durare almeno 30 giorni, che può raggiungere sino i 180 giorni. Questo il tempo massimo previsto per risolvere la criticità .
La discarica è stata chiusa ieri dalla Regione a seguito della segnalazione fatta dall’Arpa. Le ultima analisi sulla falda parlano di un superamento dei limiti nella presenza di metalli pesanti. In poche parole la falda è eccessivamente contaminata. In questo sito da oltre un anno e mezzo vengono conferiti rifiuti anche dai comuni del nord barese.
Ora bisognerà decidere in fretta, i rifiuti si producono, le città bisogna pulirle e al momento non si sa dove gettarli.
Lucia Portolano
“Avendo appreso le ultime decisioni in termini di conferimento rifiuti, le ecomafie e loro associati ed affini, a qualunque livello ed incarico, commosse e gaudenti per cotanta saggezza, sentitamente e di tutto cuore ringraziano”