BRINDISI – La Provincia di Brindisi obbliga la discarica di Formica ad aprire le porte ai mezzi dell’Ecologica Pugliese e delle altre ditte appaltatrici dei servizi di raccolta rifiuti dei comuni della provincia perché conferiscano i carichi rivenienti dal biostabilizzatore. È questo ciò che è stato deciso stamattina (6 ottobre) durante una riunione che ha visto la partecipazione di tutti i sindaci dei comuni della provincia, giunti dopo la convocazione del presidente Maurizio Bruno per discutere dell’emergenza ambientale relativa al mancato smaltimento dei rifiuti di questi ultimi giorni.
I sindaci si sono dichiarati uniti nel chiedere prontamente l’immediato intervento della Regione Puglia, unico Ente responsabile e competente in materia ambientale. L’aiuto, in realtà, era stato già chiesto nella giornata di ieri (5 ottobre) durante il meeting urgente fissato tra l’Ente e Comune e Provincia di Brindisi, Arpa, Asl e la ditta Nubile. L’ordinanza urgente per liberare al più presto il biostabilizzatore dai rifiuti che la occupavano sino al massimo consentito e per la cui emanazione si era subito resa disponibile la Regione è tardata ad arrivare, tanto da portare il presidente della Provincia Maurizio Bruno a dover ricorrere alla stesura del documento.
La decisione è giunta dopo l’incontro che si è svolto con il Prefetto di Brindisi Nicola Prete e dopo la apposita conferenza dei servizi, svolta in mattinata. L’ordinanza emessa con urgenza dal Presidente Bruno a seguito della riunione dei Sindaci e della Conferenza di Servizi, tenutasi sempre questa mattina, autorizza la società Formica Ambiente di accettare i rifiuti indifferenziati del bio-stabilizzatore di Brindisi, pari a circa 3 mila tonnellate di prodotto, in attesa di altre soluzioni alternative.
“La vicenda dei rifiuti in provincia di Brindisi merita attenzioni che la Regione Puglia fino ad oggi non ha inteso rivolgere a chi, in passato, con un grande senso di responsabilità, si è fatto carico delle emergenze verificatesi nelle province di Lecce e di Bari – ha affermato il sindaco di Brindisi Mimmo Consales – Se nelle prossime ore la spazzatura comincerà a scomparire dalle nostre strade, sarà merito del senso di responsabilità che sindaci e presidente della Provincia hanno dimostrato. Quella dell’ordinanza è una soluzione tampone, che non può rappresentare la definizione del problema. La struttura dell’Oga sta già valutando una serie di soluzioni alternative, ma è evidente che la Regione Puglia deve assumersi le responsabilità che spettano a chi ha competenze specifiche in materia. Noi sindaci siamo pronti alla protesta. Per dieci anni la Regione Puglia non si è posta il problema della chiusura del ciclo dei rifiuti, mandando in tilt tutte le discariche pubbliche pugliesi. Ed oggi ne paghiamo tutti le conseguenze. Occorre, pertanto, una chiara assunzione di responsabilità prima che la situazione precipiti in ogni angolo della regione”.
Dal suo canto, Ecologica Pugliese tiene a precisare con i cittadini che la situazione attuale dipende esclusivamente dalla chiusura della discarica ed alla conseguente impossibilità di provvedere ai conferimenti dei rifiuti.
A Ceglie Messapica e a Mesagne, intanto, per domani (7 ottobre) è stato sospeso il servizio di raccolta della frazione umida.
“L’opzione dettata dall’ordinanza potrà determinare un’attenuazione dello stato di emergenza per un periodo non superiore ai 7/10 giorni – dichiara il sindaco di Mesagne, Pompeo Molfetta – Nel frattempo, si cercherà di trovare una soluzione: con l’intervento di una società pubblica per il controllo pro tempore dell’impianto di biostabilizzazione ed con un piano che consenta di reperire discariche idonee al ricevimento dei rifiuti fuori dalla nostra provincia, in nome di un principio di sussidiarietà già dimostrato dalla Provincia di Brindisi in favore di quella di Lecce e di Bari. È auspicabile già nelle prossime ore un incontro tra noi sindaci e Emiliano.”
“Abbiamo valutato l’ipotesi – dichiara Gianfranco Coppola, sindaco di Ostuni – in cui tutti i Sindaci dell’OGA di Brindisi rassegnino le proprie dimissioni in blocco, costringendo la Regione a commissariare l’Ente e a intervenire direttamente. Ricordiamo bene quando la Regione Puglia obbligò la Provincia di Brindisi a smaltire temporaneamente i rifiuti di comuni grandi come Lecce o Bari, cosa che, inversamente, non è avvenuta questa volta. L’ordinanza emessa oggi risolverebbe il problema per un paio di settimane, lasciando alla Regione il tempo per autorizzare altre discariche a smaltire i nostri rifiuti.”
A.P.
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