Emergenza al Perrino: “Non abbiamo più sangue, centro trasfusionale allo stremo”

BRINDISI – “Non abbiamo più sangue”, il centro trasfusionale allo stremo

È sempre più emergenza al Centro trasfusionale di Brindisi: non c’è più sangue. A dirlo, sono gli stessi dirigenti del centro che si occupa della raccolta delle donazioni di sangue e della sua diffusione tra i pazienti dell’ospedale, tra alcuni pazienti che soffrono di malattie ematiche e tra le emergenze del pronto soccorso.

Una corsa contro il tempo che va assolutamente compiuta è quella di sostenere il Centro Trasfusionale e andare a donare. “Non c’è più tempo – dichiarano dal Centro – per parlarne: bisogna agire.”

Le donazioni del sangue e le attività di promozione delle associazioni volontarie sparse nei comuni della provincia sembrano non bastare a sopperire le alte richieste della comunità.

Donare vuol dire garantire l’accesso e il fabbisogno di sangue dei pazienti che lo richiedono e, allo stesso tempo, effettuare anche uno screening sulla propria salute: il Centro trasfusionale, infatti, effettuerà delle analisi sul sangue che renderanno sicuro il gesto di ogni donatore per sé stessi e per chi riceverà la sacca ematica. I livelli di sicurezza sanitaria devono essere alti per far sì che il proprio gesto si trasformi in aiuto effettivo. Tutto questo per scongiurare l’arrivo di sacche ematiche provenienti dall’estero, seppure analizzate e sicure.

Il Centro trasfusionale si trova all’interno dell’ospedale Perrino di Brindisi ed è aperto dal lunedì al venerdì a partire dalle 9. Per donare bisogna aver compiuto 18 anni e essere in buono stato di salute, pesare più di 50 chilogrammi e non fare uso di farmaci. Prima della donazione, un breve consulto con un medico potrà chiarire ogni dubbio su eventuali paure, che svaniranno nel momento in cui si donerà e si prenderà coscienza di quanto sia grande questo prezioso gesto di solidarietà umana.

Agnese Poci

2 Commenti

  1. Condivido il pensiero di Mimmo e, aggiungo che, si potrebbero organizzare di concerto con l’AVIS la raccolta con unità mobili itineranti nei quartieri della città. Ciò renderebbe ancor più agevole reperire donatori.

  2. Se è vero potete far donare anche il sabato e la domenica che la gente e più libera, senza ovviamente chiedere lo straordinario visto che è per una giusta causa

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