ERCHIE- Dopo una settimana da Oria, cade anche l’amministrazione di Erchie, quella era retta dal centrosinistra con il sindaco centrista Cosimo Pomarico, questa dal centrodestra con il sindaco azzurro Giuseppe Margheriti. Sei consiglieri comunali hanno consegnato questa mattina nelle mani del segretario generale le proprie dimissioni, quattro di maggioranza e due dell’opposizione, tanto quanto basta per fare cadere il governo cittadino. Un atto di sfiducia al governo Margheriti, dopo che lo stesso sindaco all’indomani della sua elezione a consigliere provinciale in un pubblico comizio aveva dichiarato che si era creato un solco nella sua maggioranza, che non c’era più la fiducia e che avrebbe rivisto l’esecutivo. Il riferimento era agli alleati di Fratelli D’Italia che non avevano sostenuto la sua candidatura alle provinciali. Così questa mattina Domenico Margheriti, Francesco Mancini, Antonio Cosma, Fedele Gennaro tutti e quattro Fratelli d’Italia, e Giuseppe Politico (ex candidato sindaco del centrosinistra) e Mimmo Scarciglia (Sel) hanno depositato le loro dimissioni. Si va verso lo scioglimento del Consiglio. Ed Erchie si aggiunge ai prossimi Comuni al voto.
“Dopo il comizio del sindaco che annunciato un solco nella maggioranza e la mancanza di fiducia- spiega Domenico Margheriti- sono seguite le nostre dimissioni dagli incarichi assessorili e da presidente del consiglio. Lui non ha digerito il fatto che noi non lo abbiamo votato alle provinciali, ma noi rispondiamo ad un partito e avevamo il nostro candidato. Intanto il sindaco annunciava questo perché era già un pronto un ribaltone con il centrosinistra, aveva aperto un tavolo con la minoranza che poi successivamente è saltato”.
I quattro di Fratelli d’Italia denunciano il fatto che il primo cittadino non ha mai tentato di riappacificarsi, di istituire un tavolo di concertazione, anzi sino alla fine ha lavorato per trovare un accordo con l’opposizione di centrosinistra, e quando poi questo giovedì è saltato nessuno aveva intenzione di tornare a dialogare.
Ieri in pubblico comizio i quattro esponenti del partito di Michele Saccomanno hanno annunciato le proprie intenzioni. Dopo l’aggiunta di due consiglieri comunali di minoranza questa mattina hanno ufficializzato l’atto.
Erchie torna al voto alla prima elezione utile, quella per le regionali. Insieme ad Erchie sono chiamati alle urne Oria e per scadenza naturale San Pietro Vernotico, Mesagne, Latiano, Ceglie messapica e San Vito dei Normanni.
Lucia Portolano
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