BRINDISI- Studenti sul piede di guerra a Brindisi. Oggi, sui cancelli del liceo classico Marzolla, del liceo scientifico Monticelli, del liceo scientifico Fermi, dell’Itis Majorana, dell’Itt Giorgi, del liceo artistico-musicale Simone, dell’Ippsar Pertini l‘Unione degli studenti Brindisi ha affisso alcuni striscioni che denunciano le pessime condizioni in cui verserebbe l’edilizia scolastica, in vista della manifestazione prevista per il prossimo 11 ottobre.
«La situazione in cui ci troviamo – denunciano gli studenti – è praticamente invariata da anni. Secondo l’ultima indagine di CittadinanzAttiva, in Italia il 39% delle scuole presenta uno stato di manutenzione inadeguato, le lesioni strutturali evidenti caratterizzano una scuola su sette e, nella maggior parte degli istituti, sono presenti delle barriere architettoniche». I problemi non si fermerebbero qui, stando ai dati raccolti dall’organizzazione studentesca. «Una classe su cinque risulta avere più di 25 alunni, risultando non adeguata alla normativa antincendio. Il 28% delle scuole non possiede una palestra a norma, per non parlare dei disagi nelle aule, nei laboratori e nei cortili. Anche il semplice ingresso a scuola, risulta problematico per gli studenti disabili. In una scuola su 4, poi, si presenterebbero gravi problemi per gli studenti disabili nell’evacuazione dell’edificio in caso di incendio». Le cause, sempre secondo i ragazzi dell’Udu, si dovrebbero ricercare nelle politiche per l’istruzione perseguite in questi anni dai governi che si sono succeduti alla guida del Paese.
«Ad aggravare ulteriormente la situazione c’è la drastica riduzione dei fondi destinati all’edilizia scolastica, in picchiata da anni a questa parte. Queste politiche hanno portato, in un solo anno, 29 tragedie sfiorate a causa di crolli di diverse entità». Gli studenti scenderanno in piazza l’11 ottobre prossimo per manifestare contro questi e altri disagi vissuti quotidianamente nella loro esperienza scolastica. Un altro tema caldo, ad esempio, sarà la situazione dei trasporti per i ragazzi pendolari, costretti spesso a viaggiare come sardine nei pochi autobus a loro disposizione. «Questi dati dimostrano come il problema dell’edilizia scolastica sia da anni prioritario per studenti, famiglie e per l’intera scuola pubblica ma mai risolto. L’11 Ottobre scenderemo in strada anche per queste ragioni! Se crolla la scuola frana il futuro, “Non c’è più tempo per l’edilizia scolastica”»!
BrindisiOggi
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