MESAGNE – Edilizia abusiva a ridosso di Muro Tenente e rifiuti bruciati, due denunce.
Avevano cominciato a mettere in piedi una struttura, senza però avere le necessarie concessioni edilizie. Peraltro, la costruzione stava per essere eretta a due passi dal sito archeologico di Muro Tenente e da una discarica improvvisata nelle campagne.
La polizia municipale di Mesagne, durante i consueti controlli del territorio in agro della città messapica, ha notato che all’interno di tre terreni agricoli coltivati a uliveto in C.da “Muro Tenente”, a ridosso della S.P. 73 Mesagne-Vecchia Latiano, erano stati depositati in maniera incontrollata circa 300 metri cubi di cumuli di terra da scavo provenienti da uno sbancamento e da utilizzare per livellare il suolo.
Attivandosi immediatamente nelle indagini per risalire al proprietario e agli esecutori, il personale della Polizia Locale addetto alla repressione dei reati edili-ambientali apprendeva dagli uffici tecnici comunali che per tali interventi edili il Comune di Mesagne non aveva rilasciato nessun permesso a costruire o Scia edilizia, appurando anche che nessuna opera poteva essere concessa in quanto gli immobili ricadevano in una fascia di rispetto dell’area a vincolo archeologico del sito di Muro Tenente.
Gli agenti hanno individuato il proprietario, D. T. A. 68enne di Latiano: l’uomo non ha saputo dimostrare la provenienza del materiale depositato con la documentazione necessaria prevista dal decreto legge 21 Giugno 2013 nr. 69, attestante la qualità della terra. Pertanto, gli agenti hanno sequestrato l’area per violazioni al Testo Unico 380/01 sui reati edilizi, segnalando all’Autorità Giudiziaria competente anche la violazione al Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, che riguarda la tutela delle aree a vincolo archeologico e la violazione al testo Unico nr. 152/2006 in materia di deposito incontrollato di rifiuti speciali sul suolo.
Durante il sequestro del sito, avvenuto insieme al personale tecnico dell’Ufficio Urbanistica di Mesagne, gli operatori della Municipale hanno notato lo sprigionarsi di una colonna di fumo nera: giunti sul posto, hanno individuato un soggetto che, dopo aver condotto sul luogo un ApeCar carico di rifiuti ingombranti, tra cui gomme auto, un frigorifero, oggetti diversi da cui ricavare ferro, oltre a suppellettili vari, aveva scaricato il tutto in mezzo agli alberi di ulivo, dando fuoco con benzina ai rifiuti ammassati sul terreno agricolo.
Immediatamente, gli agenti richiedevano l’ausilio dei carabinieri di Mesagne che procedevano a denunciare all’Autorità Giudiziaria il cittadino di Latiano.
Agnese Poci
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