Ecologica Pugliese vince al Consiglio di Stato ma poi non ha i soldi per pagare gli stipendi

BRINDISI-  Anche il Consiglio di Stato dà ragione ad Ecologica Pugliese, il Comune di Brindisi avrebbe dovuto invitare l’azienda alla nuova gara d’appalto e non affidare il servizio della raccolta rifiuti direttamente ad Amiu. Con ordinanza depositata venerdì scorso la Quinta Sezione del Consiglio di Stato  ha confermato la sospensione dei provvedimenti adottati dal Comune di Brindisi per porre fine alla gestione del servizio da parte della Società Ecologica Pugliese. Sono state accolte le tesi degli avvocati Luigi Quinto, Pietro Quinto e Vincenzo Augusto, difensori della società, ed è stato confermato il diritto della Società Ecologica ad essere invitata alla procedura di gara indetta per l’individuazione del nuovo gestore del servizio raccolta rifiuti nel Comune di Brindisi fino al completamento della gara da parte dell’ATO. A questo punto l’affidamento ad Amiu sarebbe illegittimo, disposto sul presupposto che la precedente procedura di gara era andata deserta. Quell’esito si è verificato in quanto il Comune ha illegittimamente ritenuto di non invitare il gestore uscente.

Il servizio continuerà ad essere svolto da Ecologica Pugliese e si attende ora l’esito dell’udienza di merito fissata dal TAR Lecce per il prossimo 26 luglio prossimo. Anche se allo stato attuale anche Amiu ha rinunciato all’affidamento facendo sapere di non essere pronta al subentro sino ad ottobre.

Intanto però estate calde per i lavoratori. Ecologica Pugliese ha difficoltà economiche e non riesce a pagare gli stipendi, i soldi che  arrivano vengono utilizzati per pagare altri creditori. Il Comune di Brindisi ha già anticipato, così come prevede la legge, alcune stipendi del mese di giugno. Ma a luglio la situazione non è cambiata. Oggi riunione a palazzo Nervegna tra sindacati, lavoratori e sindaca. I dipendenti chiedono a Carluccio il pagamento diretto dello stipendio da parte del Comune così come prevede un articolo del capitolato d’appalto in caso di difficoltà della ditta che gestisce il servizio.
La sindaca ha fatto sapere che avrebbe acconsentito solo dopo l’approvazione della prefettura, questo sarebbe  il secondo mese consecutivo.
“I lavoratori- afferma Bobo Aprile, segretario provinciale Cobas- hanno informato la prefettura di queste parole della sindaca, la prefettura riconferma che  la legittima decisione in proposito spetta alla amministrazione comunale. Insomma un braccio di ferro a scapito degli stipendi dei lavoratori.

BrindisiOggi

 

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