BRINDISI-Questo venerdì anche dal Brindisino, come nel resto della Penisola, sarà possibile osservare, meteo permettendo, un’eclisse di Sole, sia pure parziale. Ad eccezione di un’eclisse parziale modestissima occorsa il 3 novembre 2013 e che interessò marginalmente le regioni meridionali, era dal 4 gennaio 2011 che un evento abbastanza appariscente mancava dal nostro territorio e, pur con una copertura del disco solare di circa il 53%, varrà la pena seguirlo perché la prossima occasione per assistere a un fenomeno analogo in termini di occultamento si ripresenterà addirittura nel 2026! Le eclissi attese per il 2020, 2022 e 2025 saranno, infatti, modestissime e potranno essere apprezzate soltanto attraverso l’uso di strumenti ottici.
L’eclisse del 20 marzo prossimo sarà visibile in Europa, Russia e Africa settentrionale, ma sarà totale solo nel mare del Nord al largo delle isole Fær Øer (la fascia di totalità passerà a Nord della Scandinavia e della Gran Bretagna, l’oscuramento sarà dell’87% a Greenwich e dell’84% a Copenaghen, mentre più a sud, verso l’Africa, sarà in media del 30%). In Italia la parzialità (e cioè la porzione areale di disco solare occultata dalla Luna al momento del Massimo) varierà da un minimo del 50% all’estremo Sud a un massimo del 75% circa all’estremo Nord. Il fenomeno raggiungerà il suo massimo intorno alle 10:30 (Ora Locale) con piccole variazioni dipendenti dalla località da cui si osserva, comunque entro pochi minuti.
Ne approfittiamo per specificare che non ci sarà un evidente calo della luminosità ambientale, al più in quella decina di minuti intorno alla fase massima sarà del tutto simile a una comune velatura. Il rischio di blackout circolato in Rete è del tutto privo di fondamento e diamo per scontato che certi comportamenti di timore per un fenomeno naturale, largamente previsto, appartengano al Medioevo e non alla società che usa Internet, diventato purtroppo ricettacolo e cassa di risonanza per bufale, complottismo e disinformazione. Giusto qualche suggerimento per un’osservazione sicura. Mai osservare il Sole attraverso strumenti ottici (binocoli, piccoli cannocchiali e telescopi) privi di appositi filtri in grado di attenuare efficacemente la radiazione luminosa! A occhio nudo si potranno usare per brevi occhiate vetri scuri da saldatore acquistabili in ferramenta, vecchie lastre per raggi X oppure pellicole in mylar di buona densità (si trovano in cartoleria) magari abbinate agli occhiali da sole. Comunque, intorno alla fase massima una rapida occhiata con gli occhiali da sole non farà male, l’importante sarà non fissare a lungo! E come dicono gli astronomi: cieli sereni!
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Giuseppe Donatiello
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