BRINDISI- Circa 550 mila euro all’anno. Tanto ammonta il costo della politica al Comune di Brindisi, o meglio l’insieme delle indennità spettanti ai rappresentanti della giunta e dei componenti dell’assise civica. Oltre mezzo milione di euro per pagare sindaco, giunta e consiglieri comunali, escluso permessi ai datori di lavoro, e rimborsi missioni istituzionali.
La legge nel 2010 ha previsto una riduzione del 10 per cento di tutte le indennità del sindaco e dei componenti dell’esecutivo, che sono ferme al 2000 in attesa di una nuova disposizione. Il primo cittadino e la giunta occupano nel bilancio comunale un capitolo di spesa pari a 293 mila euro, tra indennità lorda e Irap. Nel dettaglio, il sindaco Mimmo Consales percepisce uno “stipendio “di 4.734,10 mensile, segue il vice sindaco Enzo Ecclesie con 3.550,57, l’assessore al Bilancio Carmela Lomartire 2.840,46, l’ assessore alla Programmazione Economica Giuseppe Miglietta 2.840,46, l’assessore ai Servizi Sociali Marica Rollo 2.840,46, l’assessore allo Sport Antonio Giunta 2.840,46, l’assessore alla Cultura alla Trasparenza e legalità Giampaolo Renato D’Onofrio 2.840,46. Dimezzata l’indennità del 50 per cento per gli assessori che hanno deciso di mantenere il loro posto di lavoro, o meglio di non chiedere l’aspettativa, come l’assessore alle Attività Produttive Raffaele Iaia 1.420,23, l’assessore ai Contratti e Tutela dell’Ambiente Luigi Casciaro 1.420,23, l’assessore all’Urbanistica Pasquale Luperti 1.420,23. Fermo restando che il Comune prevede il rimborso dei permessi ai loro datori di lavoro in caso di assenza per motivi legati all’attività pubblica. Queste risorse sono calcolate a parte.
Le indennità di sindaco e assessori vengono stabilite in base ad alcuni parametri, quelle per Brindisi fanno riferimento ai comuni capoluogo, come se avesse 100mila abitanti. Qualcosa potrebbe cambiare con l’abolizione delle Province. La legge prevede la possibilità di far riferimento anche al consumo delle utenze, come acqua e luce, ma l’Amministrazione comunale ha stabilito di non tener conto di questa possibilità, altrimenti le indennità potrebbero lievitare.
Capitolo a parte quello dei consiglieri comunali. il Comune di Brindisi spende circa 250mila euro per i 32 membri dell’assise, qualcosa in meno quindi rispetto alla precedente legislatura quando i consiglieri erano 40. Per fare un esempio nel mese di marzo le competenze per i consiglieri erano circa di 25 mila euro, ciascun membro può percepire un massimo di 1183 euro tra sedute in consiglio comunale e presenze nelle commissioni consiliari.
Costi a parte invece per i rimborsi da fare ai datori di lavoro per i permessi che i consiglieri chiedono per assentarsi dal posto di lavoro. Per questa spesa, l’amministrazione ha impegnato 25 mila euro nel futuro bilancio per coprire il 2013.
Lucia Portolano
Giusto per intenderci (e buste paga a parte):
la Brindisi sana
rimpiange Mennitti
e non la sua Giunta.
Questo è sempre bene RIBADIRLO!!!!!
beh, è chiaro che, in silenzio, la “giunta del fare” si è portata gli stipendi al massimo..disponibile la mia busta paga, in aspettativa (quindi non lavorando e facendo l’assessore a tempo pieno, per i 7 anni di mandato di mimmo mennitti, a 1.900,00 euro al mese…la classe non è acqua…e quando tra qualche anno valuteremo i risultati……ci sarà da ridere o da piangere???
Chissà perchè…mi sovvengono dei sistemi
-vecchi come il cucco, nulla di chè-
usati da un candidato consigliere
per ELEMOSINARE voti ad anziane pensionate.
Ma mi tengo tutto per me.
(Proprio come quel tale si teneva per se i nomi, i cognomi e l’indirizzo delle vecchiette. Per poi passare di casa col santino)
forse, per non ingenerare equivoci, o facili illazioni, si fa piu’ presto a dire che i consiglieri percepiscono euro 32 lordi, a seduta sia di commissione che di consiglio comunale, che generalmente per un consigliere che ha un proprio reddito si riducono a miseri 19 euro, altro che costi della politica.