BRINDISI- Brindisi va al ballottaggio. I brindisini dovranno scegliere tra Nando Marino (candidato del centrosinistra) e Angela Carluccio candidata sindaco del Centro Moderato. Spoglio a rilento. Il dato ufficiale alle 15 di oggi è di 80 sezioni su 80 scrutinate. Marino con il 32, 08 per cento, Carluccio con 24,61, Alparone (Movimento 5Stelle) con 19,09, Riccardo Rossi ( candidato della coalizione di sinistra) 14,08, Nicola Massari (centrodestra) 7,25; Simona Pino D’Astore con 2,90. Primo partito a Brindisi quello del Movimento Stelle con circa il 13,54 per cento, segue il Pd con 10,92 per cento, e terzo la lista di Brindisi Bene Comune con oltre il 7,75 per cento.
Il ballottaggio è programmato per domenica 19 giugno.
BrindisiOggi
Staremo a vedere se l’onestà e le competenze gestionali del nuovo sindaco saranno il tratto distintivo del suo mandato.
Il quartiere Sant’Elia con 20 mila abitanti chiede da anni un altro ufficio postale, una banca almeno, una stazione dei carabinieri,una decente illuminazione pubblica, la lotta alle numerose discariche a cielo aperto, strade da riasfaltare, erbacce da rimuovere sistematicamente senza che il cittadino debba segnalarle costantemente, vigilanza notturna nel quartiere, ecc.
Spero che l’euforia della vittoria dia spazio alla concretezza delle emergenze.
O uno o l’altro cambierà solo fisicamente il sindaco, chi gli sta dietro è chi stava dietro a Consales
Se sono state elette più o meno le stesse persone, lo dobbiamo solo ed esclusivamente a nai elettori.
Brindisi sempre in mano alla banda bassotti.
Se non avrebbero ” Corrotto ” i giovani elettori…forse Brindisi avrebbe potuto sperare in un cambiamento….Ma come sempre l’ ignoranza della gente ci fara’ ricadere in altri 5 anni disastrosi…sarà sempre così… Aspettiamoci il peggio
Mi viene di pensare che sarebbe stato meglio commissariare il comune per almeno cinque anni
Anche questa volta dovrà pensarci la magistratura…..noi brindisini siamo i soliti pecoroni..
Dilettanti allo sbaraglio. I soliti volponi hanno creato l’illusione di nuove leve, nuova linfa da immettere nel tessuto politico brindisino. Al tirar delle somme, nel parlamentino brindisino ritroveremo i soliti noti. Tutti pronti a ringraziare i “peones” della politica, con ghigno di soddisfazione!
con questi candidati sindaco si cambia soltanto la copertina del libro il contenuto interno rimane uguale….povera Brindisi
OK SON Dccordo con te
I brindisini se avessero voluto cambiare registro avrebbero potuto farlo ma visto il risultato non mi mi sembra esserci una svolta continuano a votare quel tipo di classe politica che ha portato la città agli ultimi posti nazionali per qualità della vita e disoccupazione. Si è vista un accozzaglia di liste di vecchi e navigati della cattiva politica nascosti dietro un volto nuovo.
Il termine cambiamento è scomparso dal vocabolario della nostra città ; probabilmente nulla da eccepire sui due volti candidati sindaci che vanno al ballottaggio ma per quelli che si portano dietro come futuri consiglieri forse assessori ma fotocopia sbiadita dell’esistente con qualche burattino/a che si presta a dare la propria intelligenza ed il proprio volto a qualcuno/a dell’amministrazione precedente.
Dalle urne viene fuori che Brindisi è maledettamente frammentata.Ci saranno degli apparentamenti improbabili.
Senza “l’appoggio” di Emiliano, Marino, sindaco sportivo, avrebbe avuto un maggior consenso. W Emiliano!
Se per cambiamento si intende farci amministrare dalla Casaleggio Associati (consulenza per strategie digitali) è meglio lasciare le cose come stanno.
Sig. Armando, farsi governare da incensurati dalla casaleggio associati forse è meglio del farsi governare da gentaglia con vari precedenti penali e ricchi solo di avvisi di garanzia!…le ricordo, magari si è perso qualche passaggio di queste amministrative, che vi erano anche un Sig. Rossi Riccardo e la Sig.a Simona Pino D’Astore, molto seri e meritevoli di governare,ma forse a lei e la gran parte di brindisini piace questo sistema politico corrotto!!.. buona giornata.
Brindisi ha confermato che non vuole cambiare.
Altri anni disastrosi ci attendono;
come prima,peggio di prima