Duplice tentato omicidio nel leccese, condannato a 3 anni e 4 mesi un brindisino

BRINDISI – Patrik Colavitto brindisino di 32 anni è stato condannato a 3 anni e quattro mesi di reclusione per favoreggiamento aggravato dalle finalità mafiose per il presunto duplice tentato omicidio di Luca Greco e Marino Manca avvenuto a Squinzano (Lecce) l’8 settembre 2012. Insieme al brindisino sono stati condannati Salvatore Milito a 18 anni e Michele Intermite a 17. Le condanne sono state emesse dal gup Simona Panzera nel giudizio con rito abbreviato.

Colavitto è stato accusato e condannato per aver ospitato presso la sua abitazione di contrada Montenegro, nella periferia Nord di Brindisi, Salvatore Milito 40enne di Squinzano quando ancora era ricercato per il delitto. Il brindisino, assistito dall’avvocato Ladislao Massari, del foro di Brindisi, ha spiegato, nel tempo, di aver incontrato il 40enne nella stazione ferroviaria del capoluogo e di aver accettato di offrire ospitalità all’amico senza nemmeno sapere che fosse ricercato.

Il giudice Simona Panzera ha accolta quasi completamente le richieste fatte dalla pubblica accusa rappresentata dal pm Giuseppe Capoccia – che ha coordinato le indagini insieme al pubblico ministero Guglielmo Cataldi – infliggendo così la pena di 18 anni di reclusione a Milito, 17 anni a Intermite (di Taranto) e 3 anni e quattro a mesi a Colavitto.

Il duplice tentato omicidio avvenne nell’abitazione di Luca Greco in contrada Carli nelle campagne tra Squinzano e Trepuzzi dove le due vittime e gli altri due (Milito e Intermite) si erano dati appuntamento per contrattare l’acquisto di una moto. Secondo la ricostruzione della Procura, però, l’incontro di affari era solo una trappola messa in scena dal tarantino e Milito. I primi colpi di pistola calibro 9, secondo la ricostruzione degli investigatori, furono esplosi contro Marino Manca proprio da Salvatore Milito, ma l’arma si sarebbe inceppata e la vittima sarebbe riuscita a fuggire. Luca Greco, invece, fu raggiunto e aggredito, sempre secondo la Procura, con un coltello per ben 24 volte.

Il grave episodio, stando alla ricostruzione fornita dagli investigatori, fu il culmine di contrasti tra gruppi criminali della zona.

Mar.De.Mi.

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