BRINDISI – Il metodo Montessori arriva finalmente a Brindisi. Dopo Lecce e Bari, anche in due scuole dell’infanzia di Brindisi verrà istituita una classe montessoriana, una al quartiere Perrino e l’altra ai Cappuccini.
Il metodo Montessori è un sistema educativo sviluppato dalla dottoressa Montessori, che ha più di cento anni, ma nonostante la sua età anagrafica risulta ancora un approccio pedagogico innovativo e sperimentale. In Italia sono pochissime le scuole che hanno istituito classi con questo tipo di metodo e in Puglia solo Lecce e Bari hanno accolto, solo per poche classi, l’approccio Montessori. Finalmente a partire dal prossimo anno scolastico due scuole di Brindisi faranno partire una classe, nel proprio istituto, che abbraccerà completamente il metodo coniato e perfezionato da una delle donne più celebri della storia italiana.
“Due Presidi, rispettivamente Clara Bianco dell’Istituto Comprensivo Centro 1 e Rosetta Carlino dell’Istituto Comprensivo Cappuccini (Pizzigoni) hanno fatto richiesta all’amministrazione di poter avviare una sezione montessoriana nella loro scuola dell’infanzia. – racconta l’Assessore ai Servizi Sociali, Isabella Lettori – Io mi sono subito attivata perché conosco la validità del metodo e soprattutto perché parliamo di scuole che sorgono in particolari quartieri, un esempio è quella del Perrino che si erge in una zona svantaggiata per il contesto sociale in cui esiste e pertanto offrire un valore aggiunto all’offerta formativa di questa scuola poteva rappresentare anche una sorta di attrattiva per richiamare iscrizioni. La cosa che maggiormente mi ha sorpresa, interfacciandomi con le presidi, è che sono proprio le famiglie ad aver richiesto un metodo alternativo a quello classico. In giunta ne abbiamo discusso e con un po’ di sacrifici, perché il metodo Montessori richiede un allestimento delle aule particolari ma anche degli strumenti diversi dal solito, abbiamo deciso di accogliere entrambe le richieste delle scuole.”
È un progetto pilota questo che ha in sé la premessa di estendersi ad altri istituti. “L’idea è nata per un quartiere con forti problematiche sociali. – spiega la preside Clara Bianco – Le famiglie sono consapevoli della situazione in cui vivono e negli anni hanno riposto molta fiducia in me e nelle insegnanti e sanno che per risollevare il quartiere è importante puntare sull’istruzione. Queste sono zone periferiche, il cui problema è che non godono di riflettori puntati e questo è un modo valido per accenderli sul Perrino, ma questa volta per qualcosa di meritevole. – conclude la preside – Io purtroppo il prossimo anno non ci sarò, ma monitorerò la situazione, perché ci tengo che la scuola dell’infanzia di via Sele diventi un esempio da seguire.”
Le adesioni sono state già prese prima di ottenere l’approvazione e la risposta delle famiglie è stata molto soddisfacente, si contano intorno alle 18 adesioni per scuola. È importante che la famiglia partecipi alla vita del bambino, poiché il percorso che le insegnanti cominciano nelle aule scolastiche deve essere continuo e mai interrotto, anche quando il bambino si ricongiunge, a fine giornata, con i genitori ed è proprio per questo motivo che gli incontri scuole-famiglia sono stati e saranno tanti. “Abbiamo avviato questo progetto con uno studio sul territorio – interviene la preside Carlino – Abbiamo notato che molte erano le scuole intitolate alla Montessori, ma nessuna di queste aveva accolto il metodo omonimo, quindi si evince che la figura della Montessori è ben riconosciuta e se ne comprende il valore culturale, ma poi si è restii ad accogliere fino in fondo i suoi insegnamenti. È da qui che siamo partiti per proporre questo progetto e l’approvazione delle famiglie ci ha supportati fin dagli albori.”
Alberta Esposito
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