BRINDISI- Due operai della ditta di pulizie industriali Sogesa, appaltatrice di Edipower che a sua volta fa parte del gruppo A24, questa mattina alle 10.30, si sono arrampicati sui camini dei gruppi 3 e 4 della centrale Brindisi Nord (in cui prestano servizio) per protestare contro i vertici aziendali. Loro due, come gli altri 20 colleghi, non ricevono stipendio dal mese di Aprile. La loro azienda è in difficoltà, soprattutto dopo le incertezze sul piano di rientro della centrale Edipower. Solo nel pomeriggio, dopo cinque ore di protesta e dopo un incontro tra rappresentanti della ditta Sogesa, i vertici dell’Edipower e i rappresentanti sindacali, sono scesi giù. Durante questo confronto l’Edipower e la Sogesa hanno assunto l’impegno di mantenere in opera il personale sino al 19 settembre, giorno in cui è previsto un confronto in Prefettura a Brindisi tra le parti interessate. Tutti si augurano di poter trovare quanto prima una soluzione e dare una risposta ai lavoratori. I sindacati tuttavia restano scettici, qualche giorno fa hanno dichiarato lo stato di agitazione degli operai della Centrale. “La nuova società proprietaria dell’impianto, A2A la municipalizzata di Milano e Brescia , dicono i Cobas, è uno stato pietoso di debito, creato per potersi scorporare dalla Edipower, di cui erano precedentemente soci. Questa società, spiegano, ha accumulato con le banche debiti per miliardi di euro e non riusciamo a capire come potrà affrontare le spese necessarie per Brindisi. Il Sindacato Cobas ha sempre affermato che se gli investimenti non ci sono, tutti i lavoratori ,diretti ed indiretti ,devono essere trasferiti a Cerano come già recitava la convenzione del ’96 con l’Amministrazione Comunale. E’ arrivato il momento delle scelte che non sono più rinviabili. La lenta agonia a cui sono sottoposti tutti i lavoratori di Brindisi Nord deve terminare”.
La Redazione
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