FRANCAVILLA FONTANA – Protocollo d’intesa tra il Comune di Francavilla Fontana e l’Autorità portuale di Taranto per il rilancio delle filiere produttive ovvero del Centro di carico Intermodale, intervengono due consiglieri comunali: Luigi Vitali ed Euprepio Curto. Il primo dice che si sta parlando di ‘demagogia’ e il secondo propone di istituire una commissione speciale.
Nell’ultimo consiglio comunale di Francavilla Fontana dello scorso 19 dicembre è stato votato con parere favorevole il decimo e ultimo ordine del giorno ‘Protocollo d’Intesa tra il Comune di Francavilla Fontana e Autorità portuale di Taranto per la promozione di iniziative e azioni di cooperazione e rilancio delle filiere produttive volte ad incoraggiare la capacità imprenditoriale dei territori coinvolti’.
Il protocollo servirà – o meglio così è stato specificato nelle motivazione dell’accordo – al rilancio della famosa opera pubblica abbandonata francavillese: il centro di carico Intermodale che si trova nella zona industriale francavillese. L’idea sarebbe quella di trasformare l’opera pubblica abbandonata, che inizialmente aveva una destinazione d’uso da centro per lo stoccaggio e la commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli, a centro logistico di secondo livello connesso ad attività di trasporto merci.
“Leggo roboanti dichiarazioni di esponenti della maggioranza sul protocollo d’intesa concordato dal Comune di Francavilla Fontana con l’Autorità portuale di Taranto per l’utilizzo dell’Intermodale” dichiara l’avvocato Luigi Vitali, consigliere comunale di Forza Italia.
“Premesso che non faccio il tifo per il fallimento dell’iniziativa, tanto è vero che è stato accettato un nostro emendamento, devo dire con molta chiarezza che sono scettico sulla possibilità che sia stata scritta una parola concreta verso la risoluzione del problema” ha continuato l’esponente politico.
In consiglio comunale la bozza è passata con l’approvazione di un emendamento ben specifico. La correzione sostanzialmente prevede la possibilità che il Comune di Francavilla Fontana possa svincolarsi dal protocollo in qualsiasi momento ne senta la necessità. Il protocollo ha validità di cinque anni.
“Infatti l’Autorita’ Portuale di Taranto, – continua Vitali – che ha firmato altri protocolli con altre istituzioni pubbliche, sarebbe seriamente intenzionata ad utilizzare la struttura di Francavilla Fontana solo se fosse realizzata una bretella di collegamento tra l’Intermodale e la rete ferroviaria: costo circa euro 6.000.000,00. Credo molto difficile, anche se non teoricamente impossibile, reperire finanziamenti, risorse pubbliche e capitali di Ferrovie dello Stato per realizzare quanto necessario”.
“Più logico ed opportuno sarebbe stato rivolgersi, con un bando pubblico, al capitale privato. Cosa che il sindaco aveva inizialmente accettato di fare. Ma tant’è ….” conclude l’avvocato Vitali.
“Lo sforzo responsabile delle opposizioni nell’individuare un punto d’intesa con la maggioranza sul tema del Centro di Carico Intermodale non può essere confuso con un giudizio positivo sul protocollo d’intesa che il sindaco sottoscriverà con l’Autorità Portuale del capoluogo ionico” sottolinea, invece, Euprepio Curto consigliere comunale di Progetto per l’Italia.
“E bene ha fatto la opposizione – continua Curto – ad individuare, tramite apposito emendamento, una rapida “via di fuga” ove, come è altamente probabile, il protocollo d’intesa si confermerà per quello che appare ai più: carta straccia, o, al limite, un mezzuccio per cercare di evitare al Comune di Francavilla il salasso delle somme richieste dalla Regione Puglia che, incautamente, la gestione commissariale intese assecondare”.
E ancora: “Diverso sarebbe stato il giudizio se all’interno del protocollo vi fosse stata una qualche indicazione riguardante il reperimento di circa 2 milioni di euro necessari per adeguare la struttura alle prescrizioni del collaudatori, se vi fosse stato lo spazio per analizzare i rischi legati al contenzioso milionario ancora in essere, se fosse stata offerta alla valutazione del Consiglio comunale una sola idea concreta sulla sua destinazione, se si fosse venuti in Consiglio (da parte della maggioranza) con dati certi rispetto al ruolo e alla disponibilità delle Ferrovie dello Stato a favorire (con risorse proprie) la realizzazione di un moderno raccordo”.
“Progetto per l’Italia ha indicato una via: l’istituzione di una Commissione speciale sul Centro di Carico Intermodale, composta da Consiglieri comunali, ma contemporaneamente aperta ai contributi di tecnici ed esperti a supporto dei primi. Un modo nuovo per riappropriarsi di una questione centrale per il futuro del territorio” conclude il consigliere comunale Euprepio Curto.
Il sindaco Maurizio Bruno nonché presidente della provincia di Brindisi e segretario provinciale del Partito democratico ha ritenuto quindi opportuno portare a termine questo accordo per il rilancio dell’opera pubblica costata più di dieci milioni di vecchie lire alla comunità francavillese.
Mar.De.Mi.
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