Droga nascosta tra gli scogli di Sbitri, avrebbe fruttato 320 mila euro

BRINDISI- I 27 panetti di marijuana recuperati ieri dalla Guardia di Finanza del nucleo operativo pronto impiego di Brindisi, lungo il litorale nord del capoluogo, sono il frutto di lunghi giorni d’indagine portata avanti dagli uomini del tenente Massimo Graziano. Le fiamme gialle, infatti, nei giorni scorsi avevano già trovato un panetto di droga tra Lido Granchio Rosso e Lido Sant’Anna.

Questo ha dato l’input ai militari per un controllo ancor più capillare della costa, rimasta deserta nelle ultime settimane a causa del mare grosso. In questo arco di tempo, infatti, non si sono registrati i consueti movimenti illegali che portano clandestini, armi o sigarette nel capoluogo di provincia ma la Finanza non ha smesso di presidiare il litorale, giungendo al ritrovamento dei 27 panetti di marijuana tra gli scogli di zona Sbitri che, una volta pesati, hanno fatto fermare l’ago della bilancia sui 40 chilogrammi. I finanzieri hanno lavorato incessantemente dalle 10 alle 14 di ieri per recuperare tutti i pacchetti sparsi tra gli scogli e il mare.

Le indagini dei militari agli ordini del tenente Graziano si stanno concentrando, in queste ore, sulla provenienza della droga, sul percorso effettuato da essa per giungere su quegli scogli e sul tempo di permanenza del ricco carico in zona Sbitri. I panetti, alcuni dei quali sono finiti in mare, prendendo acqua che ne ha corrotto la qualità, erano confezionati tutti allo stesso modo, come anche il primo, quello ritrovato tra il Lido Granchio Rosso e il Lido Sant’Anna, a conferma del fatto che entrambi i ritrovamenti si possano ricondurre alla stessa partita: la droga era avvolta dal cellophane e sigillata con del nastro adesivo da imballaggio. Al momento, gli inquirenti hanno al vaglio alcune ipotesi su questo carico di marijuana, tutte ugualmente plausibili: c’è la concreta possibilità che i 27 panetti siano parte di un carico più grosso, arrivato nei giorni scorsi a Brindisi e che, a causa del mare mosso, siano stati persi dall’equipaggio fino ad arrivare in zona Sbitri; può darsi che gli scogli rappresentassero il punto di scarico indicato dai trafficanti a chi aveva il compito di prendere in consegna la roba che, a sua volta, è stato bruciato sul tempo dall’intervento delle fiamme gialle; in ultimo, le insenature tra le pietre possono costituire un nascondiglio dove avere a portata di mano degli spacciatori la marijuana da smerciare proprio lì, lungo la costa brindisina. Quale sia l’ipotesi più aderente alla realtà, il fatto che rimane è il duro colpo inferto dalla Guardia di Finanza del nucleo operativo pronto intervento di Brindisi all’organizzazione proprietaria del carico di droga: secondo le quotazioni del mercato, marijuana di qualità simile a quella recuperata ieri, costa, ai consumatori finali, intorno agli 8 euro al grammo. Facendo un rapido calcolo, ai criminali, oggi, risulta un buco di 320mila euro.

Maurizio Distante

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*