BRINDISI- Lo aveva ricordato anche il sindaco Mimmo Consales, durante il suo discorso alla Città in occasione dei festeggiamenti dei Santi Patroni, “quegli immigrati extracomunitari che ancora oggi facciamo vivere in condizioni al limite della vergogna in una struttura fatiscente che da anni tutti fanno finta di non vedere”. Oggi del ricovero per gli immigrati in viale Provinciale per San Vito, ne parla anche l’Adoc in lettera indirizzata al prefetto di Brindisi ed ai rappresentanti delle istituzioni locali. “Preoccupa, dice l’Adoc, i residenti della zona lo stato d’abbandono in cui versano gli ospiti della struttura, sia per le condizioni igienico sanitarie sia per possibili azioni di protesta che potrebbero maturare nel tempo incidendo anche su aspetti legati all’ordine pubblico. Sempre in tale ambito preoccupano pericolose e possibili contiguità tra ambienti delinquenziali locali e gli stessi immigrati sui quali non è di nostra conoscenza l’esistenza di attività di monitoraggio per scongiurare altresì fenomeni di sfruttamento nel mondo del lavoro distorcendone le regole a discapito di diritti e remunerazioni ed il coinvolgimento in attività illecite”. Ma non solo, sempre secondo l’Adoc, la soluzione al problema potrebbe essere trovata coinvolgendo anche l’ONU. “E’ paradossale, a nostro modo di vedere, quanto sta avvenendo. Brindisi da una parte ospita un’organizzazione, l’ONU, capace di intervenire in risposta ad importanti emergenze umanitarie sparse nel mondo nel giro di poche ore, dall’altra vede di difficile soluzione una sua emergenza”. Torna così l’attenzione sul dormitorio della Caritas, al termine di un’estate che ha visto, praticamente ogni notte , dormire i suoi ospiti fuori, all’aperto, sul piazzale. Una distesa di materassi sporchi e giacigli improvvisati, a pochi metri dalla strada e dai tubi di scarico delle macchine. Ora che la stagione sta cambiando e fa meno caldo, i 200 ospiti tornano a dormire all’interno della struttura dove nulla è a norma. Già da tempo infatti il capannone è stato dichiarato inagibile, e sull’intera struttura c’è persino un’ordinanza di sgombero mai eseguita perché a Brindisi un’alternativa per la sistemazione di queste persone non c’è. Gli amministratori locali ne hanno parlato in diverse occasioni. Chissà che ora non sia arrivato il momento di risolvere il problema.
Lucia Pezzuto
Non capisco sino adesso cosa hanno tatto le istituzioni, adesso che ne ha parlato il sindaco del problema tutti si scatenano a dire la loro, quel locale fatiscente e da chiudere al piu’ presto e trovare un sito adeguado, e la caritas come mai non si e’ mossa prima? facendolo presente a chi di competena?
Avevo ottenuto, quando ero consigliera provinciale, presidente Errico, che la struttura che precedentemente era stata sede dei Vigili del Fuoco, vicino al circolo Tennis, diventasse una momentanea sistemazione per i rifugiati politici e tale mia proposta fu approvata da tutti…poi questa nuova amministrazione ha installato, invece, la Santa Teresa!
Se la cop. S,Teresa e’ una cop. privata perche’deve avere il sito dei pompieri,non e’ in grado di trovarsi un sito e pagare come tutti fanno?