Dormitorio di via Provinciale per San Vito al collasso, la cooperativa: “Non è nostra la responsabilità”

BRINDISI- “Il dormitorio di via Provinciale per San Vito a Brindisi è sovraffollato e presenta carenze igienico sanitarie, ma la colpa non è della cooperativa che gestisce la struttura”. E’ quanto sottolinea la stessa cooperativa, La Città dei Servizi, che declina ogni responsabilità sulle condizioni del centro emerse di recente durante un blitz antiterrorismo operato dalla Digos di Brindisi.

Secondo quanto spiega la cooperativa, i volontari che vi operano avrebbero il solo compito di apertura e chiusura giornaliera, per il resto  è interamente di pertinenza comunale.

“Il compito dei due volontari quotidianamente presenti è quello di aprire il centro alle ore 19- spiega la cooperativa- pernottando all’interno dopo che tutti gli ospiti sono andati a letto, per riaprire i cancelli all’alba e consentire l’uscita di quanti si recano a lavorare in campagna, consentendo agli altri ospiti liberi da impegni di trattenersi sul posto sino alle 9, dopo di chè il centro viene chiuso e lasciato incustodito”.

Per quanto riguarda poi le carenze di igiene pare che i volontari abbiano segnalato la situazione al Comune.

“Non possono assolutamente essere sufficienti le pulizie dei (pochi) bagni una volta alla settimana- dicono- e la pulizia della struttura una volta al mese, da parte della multiservizi; l’igiene continua ad essere carente, nonostante si cerchi di sensibilizzare gli ospiti a curare l’igiene personale e dei luoghi, coinvolgendoli in piccoli interventi ai quali pochi partecipano. Il centro CARA di Restinco viene pulito ben due volte al giorno !!!”.

Poi, sempre secondo quanto riferito dalla cooperativa anche il sovraffollamento sarebbe stato segnalato alle forze dell’ordine.

“Abbiamo scritto varie volte, lamentando il fatto che non possono certo essere i volontari presenti ad impedire l’ingresso alla struttura alle persone eccedenti gli ottanta consentiti- dicono- e quando si è provato a telefonare alle forze dell’ordine, nessuna esclusa, per chiedere un intervento, la risposta è sempre stata: ” stanno dormendo? Non danno fastidio? E allora lasciateli dormire”. Difficile anche assumere iniziative personali di controllo degli ingressi: tempo fa, un volontario è finito in ospedale, frustato con del filo di ferro da un immigrato infuriato perché, al pari di altri, al rientro nel centro non aveva trovato il materasso con il quale dormiva in terra, eliminato al mattino con decine di altri quando il centro era vuoto, nel tentativo di scongiurare la permanenza di quanti non disponessero del posto assegnato. A sera, tutti i materassi erano stati rimpiazzati, o sostituiti momentaneamente da coperte e giacigli di fortuna”.

Insomma secondo la cooperativa di più non si riesce a fare , a meno di provvedere a smistare gli ospiti in altre strutture che in verità al momento sul territorio non sono disponibili.

BrindisiOggi

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