Dopo tre settimane buoni spesa mai arrivati, la disperazione di una mamma

BRINDISI- “Ho un marito disoccupato, un bimbo di 4 anni e non abbiamo mai ricevuto i buoni, siamo alla fame” è il grido di disperazione di una donna brindisina che a distanza di quasi un mese dalla richiesta dei buoni spesa non ha mai ricevuto una risposta dal Comune di Brindisi. “Non sono l’unica a non averli ricevuti- dice- ma la situazione diventa ogni giorno più difficile”. La donna racconta come ha inoltrato la domanda e del silenzio dell’amministrazione comunale.  “Tre settimane fa circa io  come altre famiglie abbiamo fatto richiesta, tramite i mezzi comunicati dallo stesso sindaco, dei buoni spesa. Io ho utilizzato l’applicazione Whatsapp tramite i numeri dati nel comunicato per la richiesta.  Ho compilato il modulo, inviato e atteso risposta- racconta- Il formato inviato non riuscivano ad aprirlo e hanno chiesto, dopo innumerevoli solleciti da parte mia per avere una risposta,  un altro formato o una foto del modulo compilato. Ho prontamente inviato le foto e aspettato. Ora mi ritrovo dopo circa tre settimane a non aver risposta, anzi mando continuamente messaggi per sapere quantomeno l’esito e i numeri sono inattivi anche se provo a chiamare..  è  scandaloso dover elemosinare per una famiglia.. altri hanno ricevuto i buoni, altri  attendono ancora.. ma poi attendere cosa? si tratta di aiuti dei quali le famiglie bisognose hanno diritto.. i soldi sono arrivati.. alcuni buoni consegnati.. e il resto dei soldi dove sta? cosa dovremmo pensare?”. La donna è disperata, la sua famiglia cerca di andare avanti ma mettere il piatto a tavola diventa ogni giorno più difficile.  “In questo periodo particolare, molte famiglie hanno fatto affidamento su questi buoni per lo meno per fare un po di spesa e sopravvivere, visto che (parlo della mia realtà)con un marito disoccupato e cardiopatico, io invalida ma non abbastanza da percepire aiuti, e un bambino di 4 anni non riusciamo a comprare quasi il pane- dice-ma le bollette , l’affitto, e le altre spese tra cui quelle delle medicine, noi dobbiamo sostenerle comunque.. per fortuna, se così si può dire, prendiamo 230 euro circa di reddito di cittadinanza… altrimenti a quest’ora eravamo davvero messi molto peggio”.

BrindisiOggi