BRINDISI – Dopo l’esposto presentato dalla Bluetechnology srl, società di Mesagne che si occupa di comunicazione e spazi pubblicitari in provincia, gli agenti di polizia municipale di Brindisi hanno rimosso tutti i cartelloni e manifesti abusivi presenti nei pressi del cavalcavia all’ingresso del capoluogo (incrocio della morte ndr) e quelli presenti vicino al centro commerciale ‘Le Colonne’, dove l’azienda mesagnese gestisce anche gli spazi pubblicitari 6×3.
“Appresa la notizia di affissioni abusive ed in luoghi pericolosi per la sicurezza e la circolazione stradale, – scrive Teodoro Nigro, comandante della polizia municipale di Brindisi – personale appartenente al comando unitamente a quello dell’Abaco, società concessionaria dei tributi locali, ha operato con urgenza rimuovendo ogni forma di tale illegittima affissione ‘fuori spazio’ (abusiva ndr). In fase di redazione e quantificazione la sanzioni”.
I manifesti affissi abusivamente, secondo la Bluetechnology e così come le loro foto dimostravano, erano anche quelli inerenti le manifestazioni pubbliche comunali. “Ho notato – si leggeva nell’esposto presentato negli uffici della polizia municipale di Brindisi da parte dell’amministratore della società di comunicazione, Alessandro Maggio – un uomo e un furgone con il logo del Comune di Brindisi che operava sui cartelloni pubblicitari abusivi”.
“Oramai da tempo e in modo sistematico – si legge nell’esposto – la nostra azienda è costretta a subire la illecita concorrenza di colui o coloro i quali fanno affissioni pubblicitarie abusive sulle pareti sottostanti i cavalcavia siti nei pressi del predetto centro commerciale (rondò ingresso centro commerciale sottostante la statale 7, Brindisi-Taranto, rondò ingresso via Appia)”.
“Come documentato dai rilievi fotografici – si continua a leggere – le strutture dei cavalcavia innanzi indicati sono utilizzate per le affissioni pubblicitarie pur non essendo detti spazi a ciò destinati. Ne consegue che alcun costo grava su chi fa le affissioni e sui loro committenti. Tale attività illecita dura ormai da anni con grave danno economico per la società scrivente, la quale risulta particolarmente pregiudicata da tale attività non autorizzata in quanto operante nella medesima area urbana”.
BrindisiOggi
Come ho già scritto
-e come rileva il lettore Giuseppe De Giorgi-
il fatto è sintomatico di un malcostume diffuso.
Se poi effettivamente risultasse
-ed in tal senso è auspicabile una approfondita indagine-
che davvero la affissione abusiva è stata posta da “un uomo e un furgone con il logo del Comune di Brindisi”
la cosa sarebbe molto piu grave.
E, va da se, una figura barbina per i “mandanti”
Bravo il Comandante Nigro,era il minimo che poteva fare in attesa delle responsabilita’ e delle sanzioni che a loro volta saranno comminate.