
BRINDISI- Scuola ancora chiusa, studenti a casa per tutta la settimana. All’istituto alberghiero Pertini di Brindisi le lezioni riprenderanno lunedì prossimo. Il dirigente scolastico subito dopo l’incendio ha emesso un’ordinanza con la quale ha disposto la chiusura dell’attività scolastica. L’incendio, di natura dolosa, si è sviluppato all’alba di lunedì mattina. Le fiamme hanno distrutto la stanza dei quadri elettrici, mandando in tilt tutti gli impianti. Le ditte sono a lavoro per ripristinare la sicurezza dell’edificio, dotato non solo di aule, ma anche di laboratori e cucine. “La ditta è a buon punto- assicura Antonio Caressa, direttore amministrativo della scuola- si sta cercando di ampliare l’illuminazione del parco che ospita la scuola, e di installare un sistema di allarme che possa garantire la sicurezza di tutto l’edificio”.
Il direttore spiega infatti, che la scuola aveva già un sistema di videosorveglianza ma questo non copriva l’intero stabile, soprattutto la parte del retro, dove appunto è stato provocato l’incendio.
La scuola si trova nel parco Cesare Braico, un’ampia zona verde che la notte è alla mercè di tutti, non custodita e con poca illuminazione. Si spera che i nuovi interventi possano fare da deterrente.
Sull’origine dolosa dell’incendio non ci sarebbero dubbi, è stata ritrovata divelta la rete in ferro che chiudeva la stanza dei quadri elettrici.
I lavori si stanno svolgendo con celerità anche sull’onda di quello che è accaduto a Ostuni, con il crollo del soffitto in una scuola elementare. I due episodi si sono verificati nello stesso giorno.
Intanto questa mattina una nuova brutta scoperta per il preside della scuola Melpignano, ignoti sono saliti sul terrazzo ed hanno danneggiato i pannelli dell’impianto fotovoltaico con la sottrazione di tutti i cavi di rame.
“Un fatto che evidenzia in maniera inequivocabile-dice il preside – qualora ce ne fosse stato bisogno, il possibile collegamento con il gravissimo evento verificatosi nei giorni scorsi che ha comportato, come noto, l’incendio del vano del generatore elettrico e la negazione del diritto allo studio degli alunni ad opera di ignoti che hanno agito certamente indisturbati”.“
Lucia Portolano
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