BRINDISI – È tornata a scuola la bimba con la sindrome Down rimasta a casa perché il suo istituto non aveva garantito la presenza in aula nonostante lo prevedesse il decreto. Dopo l’appello lanciato dal padre sulle pagine di BrindisiOggi, l’uomo è stato contattato dalla scuola. Ha così potuto compilare il modulo con il quale chiedeva la presenza visto le difficoltà della bambina a proseguire le lezioni a distanza. Questa famiglia nei mesi scorsi ci aveva provato a seguire le lezioni in dad ma per la bambina era impossibile. Oggi la ragazzina, che frequenta la terza elementare al comprensivo Centro di Brindisi, è tornata in classe, con lei si sono presentati tre compagni che hanno scelto di farle compagnia su base volontaria, come prevede il decreto per l’inclusione scolastica. In un primo momento la scuola aveva risposto picche a questo padre che chiedeva solo il rispetto di un diritto. Sulla questione è intervenuto anche il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso. “Il doveroso rispetto dell’autonomia dei dirigenti scolastici – afferma Sasso – non significa che il Ministero non stia monitorando con attenzione quanto accade nelle varie realtà territoriali. Laddove non siano ravvisabili stringenti e reali cause di forza maggiore, deve essere garantita la possibilità agli studenti disabili e con bisogni educativi speciali di seguire le lezioni in presenza con un ristretto numero di compagni”.
BrindisiOggi
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