RETTIFICA- Riceviamo e pubblichiamo integralmente le precisazioni inviate dall’ingegnere Gaetano Nacci dopo la pubblicazione del nostro video-servizio “Le fiamme di Carovigno e il misterioso filo rosso che le lega”.
“ Gentile Direttore,
lo scorso 19/12/2014, sulla testata giornalistica di cui Lei è responsabile,è stato pubblicato e diffuso un videoservizio intitolato “Le fiamme di Carovigno e il misterioso filo rosso che le lega”.
Nel corso di quel servizio che portava la sua firma e che è stato visualizzato (alla data odierna) da 3.378 utenti, sono state riportate con imprudente inesattezza e con la superficialità di chi, pur avendone il dovere, non ha verificato le notizie divulgate, alcune vicende che mi riguardano personalmente e relativamente alle quali Le chiedo di poter legittimamente esercitare il mio diritto di replica e di provvedere pertanto alla rettifica di quanto segue.
Il video servizio in oggetto,dopo un excursus delle vicende politiche di Carovigno e una carrellata degli atti vandalici che hanno attanagliato il paese nell’ultimo anno e mezzo, rivolge la propria attenzione all’attuale Sindaco della città, Mimmo Mele, e dice “…si accerchia dei suoi fedelissimi. Tra tutti compare più volte un nome: quello di Gaetano Nacci, un vecchio conoscente di Mimmo Mele ai tempi in cui Nacci1 nel 2007 era Direttore della Gestor, agenzia di riscossione tributi vicina allo stesso Sindaco coinvolto nell’inchiesta per un ammanco di 43 milioni di Euro mai dati ai Comuni.l fatti contestati risalgono proprio al 2007…“
Questa notizia, diffamante nella sua impostazione, non veritiera nei suoi contenuti ed imprecisa nei dati di fatto induce nell’utente medio la convinzione che lo Scrivente, nella sua qualità di Direttore Generale della Gestor (nota: sono stato Direttore Generale della Gestor dal 1 agosto 2007) sia stato direttamente coinvolto nell’inchiesta relativa ad un ammanco di 43 milioni di Euro. E così non è, non fosse altro che per un dato di fatto certo e verificabile: il sottoscritto è stato più volte sentito dagli organismi che hanno indagato sulla vicenda in unicamente nella qualità di TESTIMONE. Né è prova, ove mai persistessero dubbi, che l’allora Sindaco del Comune di Brindisi, On.le Domenico Mennitti, ha raccontato (si veda l’allegato estratto dal sito Brindisi TG24 del 25/10/2007) di essere venuto a conoscenza del mancato versamento, da parte della Gestor al Comune di Brindisi della somma di 14 milioni di Euro (e non 43!) quando il sottoscritto si è presentato in
Comune informandolo delle difficoltà dovute al nuovo assetto azionario, nel pagamento delle somme
incassate nel mese di maggio e giugno 2007 (quindi ben prima il mio ingresso in azienda!). Il Sindaco Mennitti, peraltro, ravvisando la configurabilità dei reati di appropriazione indebita o peculato, aveva trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica ed al Prefetto, relativamente ai quali è stato aperta un’inchiesta e lo scrivente è stato da più parti elogiato per lo zelo, la determinazione del proprio operato e per il raro esempio di integrità morale (sivedano gli allegati estratti da Puglia TV del 31/07/2008 e dellS/12/2009).
Mi preme inoltre sottolineare, Egregio Direttore, la superficialità con cui avete parlato della Gestor, società con sede in Bari, come di una società ” ...vicina allo stesso Sindaco...“ che, all’epoca del mio incarico di Direttore Generale non aveva alcun ruolo all’interno della stessa.
“...Lo stesso Nacci...“, dice poi il videoservizio,“...è stato nominato dal Sindaco come responsabile per gestire per conto del Comune di Carovigno l’arbitrato con la Società Passavant che aveva costruito il depuratore tanto contestato...“. La lettura della frase appena riportata dà conferma di almeno un paio di aspetti: chi l’ha pronunciata (l)non ha la minima idea di cosa sia un Arbitrato e (2) non ha mai letto l’unico atto ufficiale con il quale mi è stato conferito l’incarico (la Delibera di Giunta Comunale 134 del 19/06/2014 che allego). Vale la pena precisare da un lato che l’Arbitrato è un istituto che non prevede che via sia qualcuno che sia ” ...responsabile per gestire per conto del Comune di Carovigno l’arbitrato …“ e da un altro lato che lo scrivente, in qualità di Ingegnere, iscritto all’ Ordine della Provincia di Brindisi, nonché all’Albo dei CTU del Autorità Nazionale Anticorruzione,è stato nominato,con la predetta Deliberazione di Giunta Comunale n. 134 del 19/06/2014 (e non solo “dal Sindaco”), con votazione favorevole unanime dei presenti CTP ovvero Consulente Tecnico di Parte nel procedimento arbitrale instaurato dinanzi alla Camera Arbitrale con la Passavant Impianti SpA.
Sulla scorta di quanto esposto pertanto, nel rappresentarLe il mio più ampio disappunto in relazione alle grossolane imprecisioni contenute nel video servizio apparso sulla testata giornalistica di cui Lei è Direttore, ritenendo lesi i principi di rispetto della verità ed accuratezza di cui alla Carta dei Doveri del Giornalista del 08/07/1993 e nel pieno esercizio del diritto di replica di cui sono titolare ex art. 8 della legge n.
47l 1948, Le chiedo di voler provvedere alla rettifica dei contenuti del video servizio del 19/12/2014 che
risultano, come ampiamente dimostrato, destituiti da ogni fondamento, falsi, non suffragati da prove documentali e pesantemente lesivi della mia dignità e della mia immagine professionale.
Le preannuncio che, qualora, non procedesse nei termini di legge alla rettifica di quanto richiesto, mi vedrò costretto a tutelare la mia posizione nelle sedi giudiziarie competenti, con notevole aggravio di responsabilità a vostro esclusivo carico.
Distinti saluti.
Ingegnere Gaetano Nacci
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