BRINDISI- Dopo la chiusura di Ostetricia e Ginecologia a Francavilla Fontana, a rischio chiusura anche l’Utin di Brindisi. La lettera del direttore dell’Unità Operativa di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale Perrino di Brindisi sarebbe già stata inviata, la situazione oramai insostenibile a causa della mancanza di medici, mette a rischio la funzionalità di uno dei reparti di riferimento del Sud Italia, l’unico per la provincia di Brindisi. La situazione è notoria , la mancanza di personale medico ha da tempo messo in difficoltà quei sanitari che continuano ad operare con grandissimo affanno cercando di coprire la turnazione. Mesi di sacrifici che ora ha ridotto allo stremo il personale. Sembra che il direttore dell’Unità operativa, Lorenzo Quartulli, abbia presentato una richiesta ufficiale di sospensione delle attività quanto meno parziale alla direzione sanitaria proprio nelle scorse ore. Questo vorrebbe dire , in parole povere, che i neonati che avranno bisogno della terapia intensiva saranno trasferiti in altre sedi ospedaliere come Lecce e Bari. Del resto l’ospedale Perrino dispone delle autoambulanze attrezzate per il trasporto di questi pazienti. Resta comunque lo sconcerto visto che per anni proprio l’Utin di Brindisi è stato indicato come uno dei migliori reparti del Sud Italia. Nel frattempo l’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, sulla questione dice: “Questa situazione di Brindisi è nota, sconta carenze gravi che ci sono ovunque. Prendiamo in considerazione di fare una conferenza dei servizi e per verificare. E vorrei farlo di persona. C’è sicuramente qualcosa di grosso che non va. Andremo a vedere. E ci adopereremo perché non chiuda il reparto. C’è un commissario che deve affrontare questi problemi ed evitare la chiusura”. Ma la chiusura dei reparti nei nosocomi brindisini sembrano inarrestabili. Alla base, dicono i sindacati e lo stesso Ordine dei Medici della provincia di Brindisi, non solo la carenza del personale medico ma anche una cattiva organizzazione che non consente di gestire in maniera ottimale le professionalità a disposizione. “Siamo seriamente preoccupati- ha detto il presidente dell’Ordine, Arturo Oliva, commentando la recente chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia di Francavilla Fontana- Il provvedimento della ASL per Francavilla Fontana, purtroppo, si inserisce in un filone di decisioni che continua a penalizzare il servizio pubblico provinciale e che quest’Ordine ha denunciato in più riprese e nel tempo riguardanti le situazioni dell’emergenza-urgenza, dei servizi radiologici, delle terapie intensive, delle chirurgie, dei punti nascita”. I sindacati sul piede di guerra hanno invitato più volte la Asl di Brindisi a rivedere le scelte organizzative ed i provvedimenti di chiusura, che sebbene definiti dalla stessa Azienda Sanitaria locale temporanei, non vedono soluzioni a breve termine. Ma la chiusura dell’Utin è un colpo al cuore per il territorio che non conta un’altra Unità Operativa simile in tutta la provincia brindisina.
BrindisiOggi
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