Dopo aver accoltellato il suo compagno, la giornalista: «Ho solo difeso i miei bambini da una bestia»

OSTUNI – «Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna; dietro un uomo mediocre, invece, due o tre». Risale a 21 ore fa questo pensiero apparso sul profilo Twitter di Eleonora De Nardis, la giornalista accusata di lesioni gravi dopo il ferimento del suo compagno, l’avvocato barese Giuseppe Lorusso, avvenuto a Ostuni la notte tra il 13 e il 14 agosto. La frase, digitata sulla pagina personale dell’ex conduttrice Rai dall’appartamento della Città Bianca dov’è accaduto il fattaccio e dove la donna si trova ristretta agli arresti domiciliari, non aiuta a diradare la nebbia venutasi a creare intorno all’episodio ma, sicuramente, traccia la strada di quella che sarà la difesa che la giornalista tenterà di portare avanti.

Quello sopra non è l’unico cinguettio della De Nardis: rispondendo a chi le esprime vicinanza e solidarietà, la giornalista semina altri elementi che lasciano trasparire uno scenario poco sereno sullo sfondo di quanto accaduto nell’appartamento di Ostuni, la notte di mercoledì. «Grazie per tutti i messaggi di solidarietà a chi conosce il calvario di questi anni e a chi lo immagina solo». E ancora: «Ho solo difeso i miei bambini da una bestia. Chi mi conosce, sa. E ora tanta paura di ritorsioni».  Insomma, il contesto in cui sarebbe maturato il gesto della conduttrice, stando alle sensazioni suggerite dai tweet lanciati dall’appartamento in cui si trova ai domiciliari, sarebbe ben lontano da quello mostrato fino a pochi giorni fa sui social network, dove l’avvocato e la giornalista sembravano felici e innamorati nei selfie scattati proprio a Ostuni, teatro del probabile epilogo della relazione tra i due volti noti della tv.

Una storia d’amore e di coltello diversa da quella raccontata dal regista Sergio Corbucci nel lontano 1971, finita nel sangue, quello dell’avvocato Lorusso, che ha tinto di rosso il famoso bianco di Ostuni e proseguita nel cielo della rete coi cinguettii della giornalista romana lanciati dalla “gabbia” dell’appartamento in cui si trova agli arresti domiciliari. Le indagini, condotte dagli agenti del commissariato di Ostuni e coordinate dal pm Milto Stefano De Nozza, potranno squarciare il velo e raccontare come sono andate le cose tra i due.

Maurizio Distante

(foto Twitter)

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