CAROVIGNO- Gli atti intimidatori non sono le uniche preoccupazioni del sindaco Mimmo Mele. Ieri sera mentre qualcuno metteva fuoco alla porta d’ingresso dell’abitazione estiva della consigliera Lanzillotti ignoti si introducevano all’interno di palazzo di città.
Secondo una prima ricostruzione , pare che sia stato forzato il portone principale del Comune, lo stesso dove questa estate era stato appiccato il fuoco, poi gli intrusi avrebbero raggiunto la stanza del sindaco al primo piano ed abbiano messo a soqquadro la scrivania. Non si sa cosa cercassero, i documenti sono stati trovati sparsi sul pavimento ma sembra che dall’ufficio del primo cittadino non machi nulla. Non sfugge però la coincidenza con l’atto intimidatorio ai danni della consigliera Lanzillotti di Ncd e neppure tutti gli altri incendi appiccati in questi ultimi mesi sempre contro esponenti dell’amministrazione comunale, esponenti della maggioranza.
Ora sull’incursione al Comune così come sull’incendio ai danni della Lanzillotti indagano i carabinieri della locale compagnia . Intanto il senatore Vittorio Zizza scrive: Credo sia opportuno sollecitare gli organi competenti all’ attuazione di un piano di sicurezza e ad un attento esame per capire finalità ed origini di tali segnali. Negli ultimi anni Carovigno ha registrato un crescendo criminale inquietante tanto da far apparire il Comune in piena
emergenza legalità. È mia intenzione mobilitarmi da subito e chiedere un incontro con il Prefetto per poter analizzare l’escaletion di criminalità che coinvolge Carovigno ed avere rassicurazioni sulle iniziative che intende programmare e prendere.
BrindisiOggi
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