BRINDISI – “Sono passati nove mesi, proprio il tempo di una gravidanza, da quando il direttore generale dell’ASL, Il dottor Pasqualone, aveva garantito che il servizio di Partoanelgesia sarebbe partito anche presso il punto nascite dell’ospedale Perrino di Brindisi dal 1 gennaio 2020, ma, ad oggi, la situazione è completamente ferma”. Ad affermarlo è la coordinatrice di Forza Italia Brindisi Livia Antonucci.
“Abbiamo atteso la fine dell’emergenza Covid, la chiusura dei reparti dedicati, il decongestionamento della terapia intensiva, prima di chiedere conto di una promessa arrivata dopo un dura battaglia di Forza Italia e sostenuta trasversalmente da tante donne della provincia di Brindisi – aggiunge – In questi nove mesi le mamme brindisine hanno continuato a partorire naturalmente grazie al lavoro del personale medico e infermieristico, senza la possibilità di scegliere di ricorrere al parto indolore, a differenza di tutte le omologhe del resto della Puglia”.
Forza Italia ricorda che con la chiusura del punto nascite presso la clinica Salus, dove veniva eseguita l’epidurale a pagamento, la provincia di Brindisi è l’unica della Puglia ad essere esclusa dal servizio che, non solo è inserito nei livelli essenziali di assistenza (Lea) dal 2007, ma è disciplinato dal modello organizzativo adottato dalla Regione Puglia, gravemente inadempiente nei confronti delle cittadine di Brindisi.
“Mentre il presidente Emiliano, preso dalla campagna elettorale, ha completamente dimenticato di essere anche l’assessore alla sanità della Regione Puglia, a Brindisi viene negato un diritto riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel silenzio e con la complicità del management della nostra ASL. Si tratta di una battaglia di civiltà che Forza Italia ha portato fino in Parlamento con un’interpellanza al Ministro che porta la firma dell’On. Mauro D’Attis, oltre che con un’interrogazione depositata in Consiglio Regionale, e rispetto alla quale non cederà un passo. Chiederò al DG della ASL che una delegazione di Forza Italia sia ricevuta nei prossimi giorni per conoscere lo stato dell’arte ma soprattutto se c’è un progetto in tal senso e i tempi di realizzazione’, conclude Antonucci.
in tutti i settori la nostra Brindisi è trattata di serie “C”. o no? forza Livia!!!