BARI- Protagoniste silenziose, le donne africane costituiscono il 70 per cento della forza agricola del continente; producono l’80 per cento delle derrate alimentari e ne gestiscono la vendita. Numeri importanti ma non sufficienti a raggiungere l’uguaglianza dei diritti tra uomini e donne. L’impegno delle Donne africane, soprattutto delle zone rurali, nel processo di crescita economica di molti Paesi del Sud del mondo, è stato raccontato nel convegno “Donne d’Africa e del Sud”, organizzato venerdì 11 dicembre presso la Camera di Commercio di Bari dal CIHEAM di Bari, rappresentato dal Segretario Generale del CIHEAM, Cosimo Lacirignola.
Al centro del dibattito l’imprenditoria femminile e l’artigianato – che è stato possibile ammirare in una mostra-mercato allestita per l’occasione – e le difficoltà che ogni giorno incontrano le donne, soprattutto nelle aree rurali, in termini di accesso alle risorse produttive, ai mercati e ai servizi, ma anche come lo sviluppo di iniziative progettuali di cooperazione internazionale, di formazione e la creazione di piccole e medie imprese o cooperative femminili possano, in molti casi, avere delle ricadute dirette su intere comunità rurali e sull’economia di un Paese, come illustrato dalla Responsabile Ufficio Relazioni Esterne CIHEAM Bari, Rosanna Quagliariello.
Donne d’Africa e del Sud è stato organizzato dal CIHEAM di Bari in collaborazione con Camera di Commercio di Bari, Comune di Bari e Confindustria. All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, Marco Claudio Vozzi, Ministro Plenipotenziario della Direzione Generale per i Paesi dell’Africa sub-sahariana del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, rappresentanti istituzionali, imprenditrici e i rappresentanti dell’Ambasciata Somala e Angolana a Roma.
Vi proponiamo l’intervista a Cosimo Lacirignola, Segretario Generale del Ciheam.
BrindisiOggi
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