BRINDISI-Donna resta seduta sulla sedia a rotelle per diciassette ore senza andare al bagno, il direttore del Pronto Soccorso Marcone: “Ha ricevuto assistenza”. Il direttore del Pronto soccorso dell’ospedale Perrino di Brindisi risponde alla donna, Valentina 42 anni, che è rimasta al Perrino per ore in accettazione lamentandosi di non essere potuta neppure andare al bagno per non perdere il posto sulla sedia a rotelle e racconta la versione della Asl. “La paziente giunta in Pronto soccorso è stata registrata alle 13.20 del 13 agosto per cardiopalmo. È stata presa immediatamente in carico e sistemata nella sala barellati, dove è presente il medico dei codici verdi dell’ambulatorio 3 che accoglie e valuta periodicamente sia i pazienti che sono in attesa, sia quelli già presi in gestione dal medico. Alle 19 le è stato offerto un pasto, non consumato, e acqua secondo necessità, ed è stata accompagnata in bagno con la sedia a rotelle da una Oss: nessuno tra il personale in servizio ha riferito della possibilità di rimanere in piedi se si fosse allontanata. La cartella, invece, è stata aperta dal medico dell’ambulatorio 2 all’1.20: ha richiesto gli esami del caso e ha ripetuto l’elettrocardiogramma dopo il primo già effettuato e visionato in ambulanza che ha evidenziato una tachicardia benigna che non richiedeva trattamento. Il nuovo ecg ha mostrato una tachicardia sinusale. Nella valutazione dei sintomi, la paziente ha riferito di una situazione di stress e di non riposare adeguatamente da diverse notti.
Le dimissioni sono arrivate, dopo un periodo di osservazione, alle 5.49 del 14 agosto con la raccomandazione dei sanitari di effettuare ulteriori esami di approfondimento. . Tengo a precisare che il Pronto soccorso è un sistema d’urgenza: vi accedono solo i pazienti acuti; gli altri devono ricorrere alle strutture territoriali: il caso sarebbe dovuto essere gestito dal medico di base o di continuità assistenziale, figure assolutamente in grado di trattare situazioni simili”.
BrindisiOggi
So va sempre a scarica barile. Sta di fatto che siamo sempre noi a pagarne le conseguenze. E viene sempre avallata la ragione dei sanitari. E tutti sanno che se vai al pronto soccorso esci dopo un giorno. Come faccio io che sto male a sapere che devo andare dal medico curante?