Donati gli organi di una 56enne per salvare tre vite: espianto al Perrino: “Grazie alla famiglia per tanta generosità”

BRINDISI – Il marito e suoi figli hanno permesso che gli organi della propria mamma potessero salvare altre vite: donato il cuore, i reni e le cornee. Questa notte, presso l’Ospedale Perrino di Brindisi, è avvenuto un prelievo multiorgano da una donna di 56 anni, reso possibile proprio grazie al consenso alla donazione espresso dal marito e avallato dai figli. L’équipe medica dell’ospedale ha lavorato, come sempre, in sinergia con il Centro Regionale Trapianti. Le operazioni, iniziate nel primo pomeriggio di ieri con l’accertamento di morte e la richiesta di consenso ai familiari, sono proseguite nella notte in sala operatoria con la collaborazione di una équipe giunta da Bari. Sono stati prelevati il cuore – destinato a Bari, i reni – destinati uno a Roma e l’altro ad Ancona. Le cornee, infine, destinate alla banca nazionale di Mestre, verranno assegnate secondo necessità e compatibilità dei riceventi. Le complesse operazioni si sono concluse alle 8.00 di questa mattina.  L’ospedale di Brindisi ringrazia i familiari di questa donna per la generosità e la forza dimostrata in un momento così drammatico. Il loro gesto restituisce speranza ai tanti pazienti in attesa di trapianto.

BrindisiOggi

5 Commenti

  1. Vorrei Conoscerli mia moglie ha avuto il suo cuore. peccato che sia morta e ancora oggi combatto per avere la sua cartella clinica per sapere cosa cazzo è successo. Grazie all’ente dei trapianti che ha messo in mezzo la magistratura.
    Sono rimasto con mio figlio di 6 solo. Non ci sarà più un natale per noi. Ho pregato tanto ma non è servito a nulla che si salvasse.

  2. Il grande gesto di donare è stato ammirevole da parte dei familiari della cara amica, che continuerà a essere presente tra noi.

  3. Grazie! Ancora una volta il bene, la gratuità, l’amore superano i confini umani per estendersi oltre la morte.
    Grazie, amica carissima. Grazie a voi, suoi amati, che avete trasformato un grande dolore in dono.

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