BRINDISI- Domani a Roma avrà luogo l’assemblea nazionale di tutti i delegati Eni, l’amministrazione comunale di Brindisi, le segreterie dei sindacati e gli stessi lavoratori parteciperanno nella speranza di avere una risposta sul futuro dell’impianto brindisino.
Nell’assemblea di domani infatti l’Eni discuterà la possibilità di cedere le quote del gruppo ad investitori stranieri. Questa scelta potrebbe mettere a rischio la sopravvivenza del petrolchimico di Brindisi.
“Nonostante le rassicurazioni dichiarate dall’Amministratore Delegato della Versalis, nell’audizione in Commissione Senato di ieri, circa le prospettive dello stabilimento di Brindisi- dicono le segreterie territoriali di Brindisi della Filctem – Femca – Uiltec – Cisal Chimici- non condividiamo le scelte di Eni di concentrare il suo core-business esclusivamente sulle attività di esplorazione ed estrazione, e soprattutto il disimpegno nel settore della Chimica Italiana e sugli investimenti già annunciati”.
Le segreterie oltre quindi a confermare la loro presenza a Roma hanno anche messo a disposizione un pullman per i lavoratori che partirà dal piazzale antistante il Petrolchimico in nottata per consentire di seguire i lavori dell’Assemblea.
All’assemblea nazionale, aperta a tutte le forze politiche e ai rappresentanti istituzionali, ha assicurato la presenza oltre il Comune di Brindisi anche la Regione Puglia.
BrindisiOggi
Che le miriadi di segreterie sindacali non condividano le scelte dell’ENI a quest’ultima non gli può importare di meno.
Quando le multinazionali decidono qualcosa non esistono i lavoratori ma solo i numeri.
È un copione già visto a porto marghera o in sicilia o in sardegna.Ancora ricordo un politico che parlava alle assemblee con i sindacati e i lavoratori in sciopero:forse avrà detto il termine “QUESTO e un faro…100volte.Risultato:aziende chiuse.
La chimica è finita in Italia questo è un dato di fatto’