BRINDISI- “Un provvedimento frettoloso adottato per eccesso di virtuosismo che mette in ginocchio l’estate dei brindisini e dei titolari degli stabilimenti balneari che hanno investito tanto su questa stagione oramai alle porte” così Angela Carluccio, candidata sindaco della colazione di centro, ha commentato l’ordinanza di interdizione della costa da parte del commissario prefettizio di Brindisi, Cesare Castelli.
La candidata ha incontrato questa mattina i giornalisti in una conferenza stampa che si è svolta proprio sulla Conca, uno dei tratti di costa interdetti alla balneazione nel provvedimento del Comune.
Una scelta mirata a portare l’attenzione su quello che la Carluccio definisce uno dei luoghi simbolo della città e della sua storia.
La Conca è uno di quei tratti interdetti alla balneazione a causa degli scarichi della fogna bianca.
“La materia è oggetto di regolamentazione apposita, tutti gli scarichi sono censiti ed autorizzati a seguito di un iter di analisi. Qui se c’è un’autorizzazione, si innesca un procedimento di controllo periodico , solo se si dovesse ritenere che non sussistono più i requisiti allora si interviene. Questo provvedimento non mi pare scaturisca da una campionatura, è pregiudizievole e non può essere tollerato- dice la Carluccio- il mio invito al commissario Castelli è di rivedere l’ordinanza che è troppo gravosa”.
Sulla messa in sicurezza della falesia poi dice: “Bisognava vigilare prima e non assumere un provvedimento quando la gente va già a fare i primi bagni”.
“Tutta la costa pubblica è inibita , questa misura troppo invasiva va rivista, bisogna dare la possibilità ai cittadini di fruire della costa”.
BrindisiOggi
Se il problema è costituito dalle acque di dilavamento o di prima pioggia, dovrebbero chiudere tutte le strade di Brindisi dove l’acqua piovana finisce tutta a mare. E non si tratta di piazzali come quello delle spiagge frequentato da persone a piedi, bensì di strade percorse da macchine che lasciano residui di pneumatici e gocciolamento di olio e lubrificanti.
Dei vigili urbani. Alias ( s. Lucia) tutto transenne. Quella si salta mba
La spiaggia dei urbani come mai quella non si tocca
Quella è in regola vero. Ma per favore a gia quella è del vigile Nigro. Mauuuuuu
L’interdizione alla balneazione dei lidi Brin, Polizia e Carabinieri non attiene a questioni di falesia e di scarichi fognari dell’aeroporto e zona materdomini, ma a quanto pare ad un comma del regolamento regionale sullo scarico di acque meteoriche di dilavamento di superfici non drenanti (quali piazzali in cemento che in passato si facevano negli stabilimenti balneari). In pratica con la scusa di possibili situazioni di sversamento di acqua leggermente sporca si colpiscono indirettamente le strutture dove vi e’ stata cementificazione della costa in epoca (anni 70) in cui questo era normale. Pertanto se oggi è giusto evitare di cementificare (infatti i nuovi lidi sono costruiti con materiali che si possono smontare come il legno) non per questo bisogna colpire lidi storici che sono una valvola di sfogo per tantissimi brindisini famiglie ed anziani, che possono a prezzi contenuti ed utilizzando il mezzo pubblico usufruire del mare a due passi da una città i cui responsabili sembrano voltare le spalle al mare. Ma non importa, in quanto il commissario, i dirigenti comunali e altri alti papaveri, forse vanno al mare dalle parti di Rosa Marina……
Una domanda nasce spontanea ma il progetto tanto decantato della riqualificazione di cala Mater domini chi lo ha seguito?Bobby Natale? Il fenomeno è nato ora? Ma in mano a chi stiamo come si gestisce il denaro pubblico? A voi le valutazioni del caso e soprattutto una riflessione alla candidata Sindaca