Ditta di pesce all’ingrosso evade Iva per oltre un milione di euro: cinque indagati anche il commercialista

BRINDISI- Avrebbe utilizzato una società fittizia per acquistare prodotti ittici dalla Grecia, ma in realtà venivano venduti in nero da un’azienda di Brindisi. I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Brindisi, al comando del tenente colonnello Gabriele Gargano, hanno scoperto la frode fiscale, cinque persone sono state denunciati. Tre di queste sono gli amministratori di una ditta all’ingrosso di prodotti ittici di Brindisi, poi risulta un commercialista sempre brindisino, e un rumeno amministratore di una società che poi ha chiuso.   Secondo una verifica fiscale avrebbero occultato al fisco materia imponibile per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro evadono  I.V.A. per oltre 1 milione.

 Secondo la tributaria avrebbero messo in piedi un sofisticato sistema di frode attraverso la costituzione e l’interposizione fittizia di una società che risultava l’acquirente e la venditrice dei prodotti, ma in realtà la vendita a nero veniva effettuata da quella brindisina. Si tratta di una società definita “schermo”,   cioè quelle che acquistano, vendono e poi spariscono nel nulla.

Quest’ultima, non versando l’I.V.A., consentiva alla società brindisina la vendita di prodotti ittici in completa evasione di imposta, attuando una grave forma di sleale concorrenza ai danni dei soggetti economici onesti.

Conseguentemente, sulla base dei riscontri investigativi operati dalle fiamme gialle, il gip del Tribunale di Brindisi, su proposta del pm, ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo finalizzato al recupero delle imposte evase pari a 1,3 milioni di euro, nei confronti dell’amministratore di fatto della società e del suo commercialista.

Pertanto, nei giorni scorsi, i finanzieri hanno dato esecuzione al provvedimento di sequestro procedendo ad apporre i sigilli a 3 appartamenti, 2 depositi, 3 garage, 2 autoveicoli, 3 motoveicoli di grossa cilindrata e disponibilità finanziarie riconducibili ai 2 indagati per un valore complessivo di circa 1 milione di euro.

BrindisiOggi

 

 

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