BRINDISI- La magistratura dissequestra le opere nell’area di Torre Guaceto a Carovigno, sulle motivazioni il massimo riserbo.
Il consorzio di Torre Guaceto domani mattina ha indetto una conferenza stampa durante la quale spiegherà le ragioni della magistratura ma intanto annuncia: “La magistratura ristabilisce la verità su Torre Guaceto”.
Durante l’estate era stato operato il sequestro di alcune opere. La Capitaneria di porto con i Carabinieri del Comando di Carovigno, avevano sequestrato una zona nell’Area Marina Protetta di Torre Guaceto in località Penna Grossa. In particolare, nello svolgimento degli accertamenti, erano state riscontrate alcune difformità inerenti la concessione di demanio marittimo sull’area dove insisteva una struttura destinata al bar dello stabilimento balneare della riserva naturale di Torre Guaceto.
Tutto quindi si era fermato lo scorso 28 luglio.
Ora in base alle motivazioni che avrà dato la magistratura lo stesso Consorzio potrebbe a sua volta adire alle vie legali per chiedere il risarcimento danni, tanto economico quanto d’immagine.
Lu.Pez.
A volte si ha la sensazione che qualcuno goda ad usare il pugno di ferro tanto per convincersi di esistere. (Sciusciu’ Battipareti)