BRINDISI- Disdice la visita medica in ospedale con tre ore di ritardo e gli arriva una sanzione da pagare di 40 euro. E’ accaduto ad un pensionato di 76 anni di Brindisi, che si è visto recapitare a casa la richiesta di pagamento. Se entro 30 giorni non avrà provveduto allora la riscossione sarà effettuata direttamente da Equitalia.
In realtà il paziente la disdetta l’aveva effettuata, la legge prevede che venga presentata 48 ore prima della visita, ma nell’attesa del suo turno sono passate tre ore. Praticamente avrebbe dovuto disdire alle ore 8 del 28 settembre, ed invece sino a quando è toccato a lui ormai erano le 11. Da qui la richiesta di 40 euro.
“Avevo prenotato una visita cardiologica- spiega il pensionato- ma mi era stata fissata dopo quattro mesi all’ospedale di Mesagne (il primo disponibile) così ho preferito farla a pagamento. Visto il mio stato di salute non volevo aspettare.”
L’uomo ha cercato di chiamare al numero verde previsto per la disdetta ma non rispondeva nessuno, così si è recato personalmente al Cup dell’ospedale Perrino. La vista era stata fissata per il 30 settembre scorso alle ore 8, lui si è recato il 28 . “Ma nell’attesa si sono fatte le 11”, afferma. Si trova così a dover pagare 40 euro dalla sua pensione, per un ritardo di poche ore.
Questo non sarebbe l’unico caso.
Contattato da BrindisiOggi il direttore generale dell’Asl Giuseppe Pasqualone ha spiegato di aver istituito un gruppo di lavoro apposito per queste situazioni. La Corte dei Conti ha chiesto alle Asl di giustificare i costi delle mancate visite e quindi le richieste di pagamento per mancata disdetta sono partite a tutti. Ma sarà analizzato ogni singolo caso. “Abbiamo istituito un gruppo di lavoro- afferma Pasqualone- così da esaminare i vari casi. Come anche quello dei ritardi giustificati (come potrebbe essere questo episodio del pensionato). Quindi chiunque abbia disdetto ma ha ricevuto la richiesta di denaro può segnalare al Cup e si cercherà una soluzione. Mentre ci sarà tolleranza zero per coloro che non hanno comunicato la mancata visita.”
BrindisiOggi
Titolo dell’articolo fantastico, di grande effetto….
Se ognuno di noi rispettasse le regole, forse le cose andrebbero meglio.
Non sempre le istituzioni hanno torto, molto probabilmente crediamo che debbano essere sempre gli altri a rispettare le regole, noi no siamo esonerati.
Io non ho mai visto all’ospedale “A. Perrino” di Brindisi, code al CUP di tre ore…
Se facessi l’avvocato, francamente avrei difficoltà a difendere l’utente e la sua dichiarazione…….
La sanzione ha senso se un paziente non si presenta alla visita, però diventa assurda e ridicola se un cittadino che ha un contrattempo disdice regolarmente la visita il giorno prima.
numeri verdi e call center speso occupati e file allo sportello. Quando invece basterebbe un sms.