ROMA- Non si capisce dove l’abbiano letto, o chi sia stata la loro fonte. Ieri durante il Consiglio comunale a Brindisi, sindaco e consiglieri comunali hanno affermato più volte che domani 22 novembre, il decreto legge che contiene il riordino delle Province sarebbe stato discusso in uno dei due rami del Parlamento. Per questo bisognava affrettarsi a decidere se votare per Lecce. Come per dire non abbiamo tempo da perdere. Ma nell’agenda parlamentare la discussione non risulta, né sembra mai essere stata iscritta all’ordine del giorno. Il decreto 188 è bloccato alla Commissione Affari Istituzionali del Senato, e proprio ieri sera questo argomento ha incassato un nuovo rinvio. Ci vorrà ancora molto tempo prima che il riordino sia discusso alla Camera, tanto che molti sperano nella decadenza del decreto stesso. Tra rinvii e ricorsi questo potrebbe realmente accadere. Ipotesi realizzabile soprattutto se sarà la politica a bloccare l’iter. Ma a quanto pare a Brindisi, qualcuno aveva altre notizie. Da Roma il senatore brindisino Michele Saccomanno fa sapere che insieme ad alcuni colleghi azzurri ed anche della Lega porteranno avanti il principio dell’incostituzionalità della norma. Ed intanto proprio qualche ora fa il Tar del Lazio , chiamato a pronunciarsi sul decreto legge di riordino delle province per il ricorso presentato dalla Provincia di Avellino, si è riservato di decidere dopo la conversione in legge del decreto stesso. Ma ha assicurato che si pronuncerà prima della data delle elezioni politiche, valutando eventuali profili di incostituzionalità della legge di riordino per affidarne l’esame alla Corte Costituzionale.
Una cosa è certa, i giorni passano veloci, e le Camere si scioglieranno il 7 gennaio prossimo. Dopo di che il tempo sarà scaduto per ogni conversione.
Lucia Portolano
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=16&id=00686366&part=doc_dc-sedetit_isr%3A1&parse=no&stampa=si&toc=no
Questo il resoconto della commissione affari costituzionali al Senato sul riordino delle Province. Come tutti possono leggere non vi è traccia di voti di fiducia per oggi, domani e nei giorni a venire.
Viene invece avviata addirittura una fase di audizioni di soggetti interessati e sarà possibile far arrivare in commissione emendamenti fino al 3 dicembre alle 18.00
Non c’era alcuna fretta…..
Quindi aspettiamo. Anche perchè il 3 dicembre e giusto fra dieci giorni. E visto i tempi facciamo sapere cosa vuole fare Brindisi città giusto la vigilia di Natale. Inoltre si vuole difendere la provincia e non si considera che c’è gia una legge che la elimina L. 135/2012 infine 19 comuni su 20 sono scappatti dalla provincia di Brindisi appenna hanno avuto la possibilità. Ma quale provincia volete difendere?
Giusto per la cronaca, invito i Redattori della presente testata giornalistica che il 21 novembre è inziato in commisione affari costituzionali del Senato l’iter per la conversione in legge del decreto 188/2012 ovvero DDL 3358 (come riportato in Senato). Comunque se non ci credete andate al segunet link http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede_v3/Ddliter/39032.htm
allora brindisi è salva vero…