BRINDISI- Riapertura della discarica di Formica Ambiente, il Comune di Brindisi esprime parere favorevole. Posizione opposta invece quella dichiarata dalla Provincia, il settore Ambiente ancora una volta non ha dato il suo assenso. Il due diversi e contrastanti pareri sono stati espressi in conferenza dei servizi il 10 settembre scorsi. La Regione si è riservata di decidere in attesa del parere della Asl di Brindisi, che ancora non si è espresso.
Formica Ambiente ha chiesto il rinnovo dell’Aia per la riattivazione della piattaforma polifunzionale per il trattamento, il recupero e lo stoccaggio dei rifiuti pericolosi e non di contrada Formica.
Gli impianti nel 2009 dopo gli accertamenti del Noe di Lecce sono stati sequestrati su disposizione della Procura di Brindisi, 10 le persone arrestate. Tra i reati contestati traffico illecito di rifiuti. Alcuni degli indagati hanno ammesso le proprie responsabilità ed hanno patteggiato. Durante le indagini fu scoperto che negli impianti brindisini venivano smaltiti rifiuti, prima definiti tossico-nocivi, non autorizzati provenienti da diverse parti d’Italia, soprattutto da Treviso. I rifiuti pericolosi attraversavano l’Italia per essere smaltiti senza alcuna autorizzazione in questa contrada nelle campagne tra Brindisi e San Vito dei Normanni.
Nel 2012 la sezione penale del tribunale di Brindisi ha disposto l’attività di gestione della discarica sotto il controllo dell’amministratore giudiziario per provvedere alla messa in sicurezza dell’area con la bonifiche e la raccolta del percolato.
Formica Ambiente avendo ottenuto dal giudice la ripresa dell’attività ha ottemperato ad alcune prescrizioni ed ha quindi richiesto la nuova Aia per rientrare in esercizio. Il nuovo progetto all’attenzione degli enti locali prevede un ampliamento della discarica per una capienza 837mila metricubi, la costruzione di una sopraelevata di 250 mila metricubi, e la realizzazione di un impianto di trattamento per la riduzione volumetrica dei rifiuti. Con l’area già esistente la la discarica arriverebbe a 1.500.000 metricubi.
Sulla base della documentazione consegnata dalla società e delle modifiche da apportare agli impianti, l’ufficio Ambiente del Comune di Brindisi, responsabile del procedimento è l’architetto Fabio Lacinio, ha espresso parere favole al rilascio delle autorizzazioni. Fermo restando alcune prescrizione che dovranno essere seguito da Formica.
Diversa e contraria è la posizione della Provincia di Brindisi. Il dirigente all’Ambiente Epifani ha portato alla Regione il “no” del suo ente. Parere sfavorevole a rilasciare le autorizzazioni. Il progetto di ampliare la discarica e creare un sopraelevata non convince, secondo la Provincia ci sarebbe ancora pericolo per l’ambiente. Il parere dell’ente di via De Leo è condizionato dal procedimento penale in corso, “Che potrebbe portare – spiega il dirigente all’Ambiente Epifani– anche alla confisca”.
Lucia Portolano
MA SINDACO CHE STAI FACENDO …..IL GRIDO DI ALLARME DEI TUOI CONCITTADINI NON LO STAI ASCOLTANDO ? VUOI FARE DI QUESTA ZONA UNA SECONDA TERRA DEI FUOCHI ……….MA LO SAI SI O NO CHE QUI NON SI RESPIRA ,SIAMO ALLO STREMO E TU DICI DI SI ALLA RIAPERTURA DELLA DISCARICA ,CON QUALE COSCIENZA LO FAI ? LO SAI CHE CI SONO I PRIMI MORTI DI CANCRO QUI NELLA ZONA ?……INVECE DI BONIFICARE ……..CHIUNQUE CON UN PO DI RISPETTO E ATTENZIONE X LA SALUTE DELL’AMBIENTE E DELLE PERSONE ,AVREBBE DA TEMPO FATTO METTERE I SIGILLI IN QUELLA DISCARICA CHE E’ UNA MINA VAGANTE ……E TU CHE FAI ?CON QUALE CRITERIO DECIDI X IL SI ,SE VUOI PROPRIO FARE DI QUESTA ZONA (FORMICA ) PAGA LE NOSTRE CASE E FAI TERRA BRUCIATA …..VOGLIO SAPERE IL PERCHE’ . ME LO DEVI ,VISTO CHE TI HO VOTATO