ANDRIA- Si sono svolti questa mattina i funerali di 13 delle 23 vittime del disastro ferroviario di martedì scorso sulla tratta Andria –Corato. Le altre famiglie hanno scelto di celebrare le esequie dei loro cari in forma privata (due a Bari) mentre le salme dei non pugliesi sono state portate nelle città d’origine.
La camera ardente allestita all’interno del Palasport di Andria dove sono stati accolte 6500 persone circa tra parenti, amici delle vittime e autorità. Questa notte è stato dato accesso solo ai parenti stretti delle vittime che si sono strette in una veglia di preghiera.
La funzione è stata celebrata dal vescovo monsignor Luigi Mansi. Ai funerali hanno partecipato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente della Camera Laura Boldrini, il Ministro Delrio oltre ai sindaci e alle autorità istituzionali della provincia e della Regione.
Il vescovo nella sua omelia ha detto, non senza un tono polemico: “Temiamo, o Padre, che per troppo tempo queste nostre terre siano state considerate le periferie dell’Italia”. Ed ancora quasi sconfortato ha detto ancora : “Dio mio, perché hai permesso che succedesse tutto questo? Abbiamo l’impressione di essere soli”.
Dinnanzi ad una simile tragedia anche un uomo di chiesa oggi ha vacillato.
Tanta la commozione ed il dolore che cresce ancora di più se si pensa che forse una simile dramma poteva essere evitato.
Nel frattempo la giustizia sta facendo il suo corso.
La procura di Trani procede per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario. Ad oggi sono sei gli iscritti nel registro degli indagati : i due capo stazione rispettivamente di Andria e Corato, Vito Piccarreta e Alessio Porcelli,
Nicola Lorizzo, il capotreno sopravvissuto, Gloria Pasquini presidente della Ferrotramviaria, Massimo Nitti, direttore generale e Michele Ronchi, direttore di esercizio dell’azienda.
Contemporaneamente è stato aperto un altro filone dell’indagine sull’erogazione e la gestione dei finanziamenti europei e regionali relativi anche al mancato raddoppio della tratta Corato-Andria sui cui è avvenuto il disastro ferroviario.
Sono in corso accertamenti sui finanziamenti pubblici gestiti dalla società ferroviaria e sul contratto di gestione tra Regione Puglia e Ferrotramviaria.
Il filone d’indagine riguarda anche lo spostamento da un periodo di finanziamento (2007-2013) a quello successivo (2014-2020) dei fondi Ue per l’ammodernamento della tratta ferroviaria coinvolta nell’incidente.
Foto da Andrialive.it
Lucia Pezzuto
Ma chi sono questi mattarella, boldrini e delrio? Ma chi li ha eletti? Sono espressione della volontà popolare? Ma chi li ha chiamati a fare passerella? Ma rimangano , per cortesia, lì dove sono. E in quanto a Lei, egregio monsignore,dice ” ..periferie d’Italia..”. Ah, si? Allora vada a leggersi la VERA storia di come fu fatta l’Italia, dell’assalto e della rapina del Meridione d’Italia da parte di un branco di delinquenti . E non le nauseanti menzogne scritte sui libri di storia “ufficiali”.E vedrà che si spiegherà un sacco di cose. Con il dovuto rispetto, e solo a Lei , monsignore.