INTERVENTO/La campagna elettorale è terminata da alcune settimane, non mi associo certamente al coro di chi continua ad argomentare, ad analizzare il risultato elettorale, tutti discorsi che ormai lasciano il tempo che trovano….
Una competizione che sarà ricordata , da quei pochi che l’hanno vissuta, come qualcosa da abiurare e dimenticare al più presto, senza alcuna nostalgia.
La situazione è drammatica, ed investe tutti i settori della vita cittadina.
La città è allo sbando più totale, dal punto di vista igienico-sanitario, della vivibilità cittadina, in tutti i suoi molteplici aspetti, da qualunque angolazione la si osservi.
La cultura della legalità, è ormai, quasi una chimera.
L’economia è al collasso : attività commerciali ed imprenditoriali allo stremo, aziende che chiudono, altre che mettono in mobilità ed in cassaintegrazione centinaia di lavoratori, nell’indifferenza generale.
L’emarginazione ed il disagio sociale diventano segnali sempre più allarmanti, di una situazione che rischia di diventare esplosiva.
Tutti sembrano abdicare alle proprie responsabilità ed al proprio ruolo.
L’indifferenza la fa da padrona, contagiando ogni segmento della vita cittadina.
Sono saltate molteplici reti territoriali.
Perfino la Chiesa è silente .
La città è al collasso : che si aspetta a formare una giunta comunale?
Chi ha vinto queste elezioni ha il dovere di governare la città.
Al più presto senza ulteriori indugi e ritardi.
Tolstoj, filosofo, scrittore ed attivista sociale russo, asseriva che la politica ha sempre la capacità di resurrezione !
E che pertanto bisogna sempre essere fiduciosi .
A Brindisi, abbiamo purtroppo toccato il fondo, sotto l’aspetto dell’etica politica, della responsabilità, della rettitudine, della ricerca del bene comune.
Se continuiamo ad essere dimenticati da Dio e dal mondo, pur avendo capacità e potenzialità straordinarie, recitiamo finalmente un mea culpa generale.
Occorre un miracolo!
Per una volta cerchiamo di essere tutti credenti.
Ognuno di noi dia il proprio contributo.
Francesco Buongiorno
Egregio Dott. Buongiorno, ma di quali capacità e potenzialità straordinarie parla? Passati i tempi dei Caiati, Perrino e Guadalupi (ed un pizzico di Trane) siamo da tempo vassalli dei leccesi prima e dei baresi poi. Pronti a gridare al complotto ai nostri danni dimenticando che spesso le opportunità ci sono state scippate grazie alla miope litigiosità da cortile dei nostri cosiddetti imprenditori. Pronti al martirio non per far prevalere le proprie idee ma per stroncare quelle degli altri.Le uniche iniziative commerciali ed industriali sono venute da gente importata. In passato, noi fulgidi esperti che hanno l’agricoltura nel sangue, abbiamo visto il sorgere delle prime serre grazie ad imprenditori ferraresi.E così via. Le nostre capacità? quelle di (ri)eleggere personaggi perlomeno chiacchierati, di avere come colpo di genio quello di intitolare la storica via del mare ad un uomo capace di farsi in primis i fatti suoi ed in secundis di avere consegnato una città d’acqua……di liquami direi. E allora creda pure a Babbo Natale o alla Befana. Meglio che credere nei governanti da NOI eletti…….