INTERVENTO/Senza infingimenti ed ipocrisie, dobbiamo ammettere che in molti nostri concittadini, si sia assopita da tempo, quella coscienza civica , quel senso di responsabilità verso la salvaguardia del nostro patrimonio comune.
Tutto ciò provoca inevitabilmente degrado urbano, incuria, abbandono, distruzione.
Si fa fatica a comprendere che lo spazio urbano in cui viviamo, appartiene a tutti e, che pertanto, ognuno di noi dovrebbe sentirsi “ sentinella del territorio”, praticando una vera e propria sussidiarietà orizzontale.
Se ognuno facesse il proprio dovere di cittadino, denunciando gli atti vandalici, segnalando situazioni illecite e comportamenti incivili, sicuramente si invertirebbe una certa tendenza.
A Brindisi, il Corpo dei Vigili Urbani, grazie ad una felice intuizione ed iniziativa del proprio Comandante, ha attivato da tempo una linea telefonica, attraverso la quale si possono segnalare atti e comportamenti deprecabili, oltre a situazioni di degrado cittadino.
In tutta onestà, il servizio è efficiente e tempestivo.
E’ in vigore la Legge 125/2008 che affida ai Sindaci ampi poteri e prerogative, quali Autorità decisionali sui temi della sicurezza urbana, del decoro urbano.
Non si tratta di invocare un Sindaco sceriffo, vedi Rudolph Giuliani, già sindaco di New York, che durante il suo mandato, con la famosa tolleranza zero, riuscì a debellare e perseguire tanti reati minori, ridando tranquillità ai cittadini.
Però , non sarebbe inopportuno dimostrare più risolutezza e fermezza di fronte a chi intende compromettere e deturpare l’immagine della città.
Qualche segnale positivo sembra apparire all’orizzonte : il nostro Comune ha emesso un avviso, relativo al regolamento di collaborazione fra cittadini ed Amministrazione Comunale, per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani.
Nel nostro Paese, è nato “ Decoro urbano-We Du “, un social network per favorire il dialogo fra i cittadini e le pubbliche amministrazioni, un punto di ritrovo, una innovativa forma di partecipazione da parte dei cittadini, che desiderano contribuire personalmente alla cura della propria città.
Attualmente sono oltre duecento i Comuni Italiani che hanno aderito a questo progetto.
Nella Capitale, è stato costituito un movimento denominato “RetakeRoma” , formato da cittadini impegnati nella lotta al degrado, per la valorizzazione dei beni comuni.
Si è smarrito, ormai, quel sentimento comunitario, il rispetto della res pubblica.
Il Comune, comunque, deve fare fino in fondo la sua parte, prevedendo e mettendo in campo interventi costanti di manutenzione, pulizia, ripristino degli arredi compromessi e deturpati dai vandali, oltre ad effettuare un continuo monitoraggio e vigilanza degli spazi comuni.
Il degrado della città non è un processo inevitabile ed ineluttabile.
Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, cittadini e tutori della cosa pubblica.
Brindisi non merita di essere continuamente violentata e deturpata da balordi di ogni risma.
C’è per fortuna tanta gente che la ama ed intende proteggerla e difenderla .
Si , perché la nostra Brindisi, è bella e, potrebbe diventare sempre più attraente e gradevole.
Francesco Buongiorno
A proposito di decoro urbano ,vorrei segnalare all’attenzione dei responsabili del Comune di Brindisi,un problema che forse è comune a tanti altri luoghi di Brindisi.In via Tiziano, al rione Sant’Elia,tre lampioni di pubblica illuminazione sono completamente coperti dai pini lasciati crescere a dismisura e pertanto non illuminano affatto la strada.
Il problema è duplice:prima o poi questi pini saranno abbattuti da violente raffiche di vento e, come è già successo là stesso, costituiranno un pericolo per gli studenti della annessa scuola media, per gli abitanti e gli automobilisti di passaggio.Questi tre pini non sono mai stati potati nel tempo , né la cosa è stata mai segnalata dalla preside di turno al Comune di Brindisi.
Tutti i rami dei tre pini praticamente impediscono una sia pur minima illuminazione della strada Via Tiziano, caratterizzata da un intenso traffico automobilistico e pedonale.
Nessun’altra città è vilipesa ed oltraggiata come la nostra dai suoi stessi cittadini. È disprezzata e offesa da padre in figlio per generazioni e questo vezzo non sembra col tempo ridursi ma ampliarsi. A ciò si aggiunge l’ incuria dell’ amministrazione che non incide sui proprietari per la cura dell’ immobile con lavori a danno degli stessi. Basti guardare l’ indecenza della palazzina, guarda caso, a piazza Matteotti di fronte proprio alla sede del Comune. Una rassegnazione che disarma e non invoglia all’ ottimismo…
il comune di Brindisi ha aderito al social net work “DECORO URBANO-WE DU o non sa neanche che cos’e’?