Dipietragelo replica a Rollo: “Sei arrogante, e hai la coda di paglia, hai poche argomentazioni”

BRINDISI- Dopo poche ore dalla risposta del presidente del consorzio Asi Marcello Rollo, arriva la contro risposta del presidente di Left Carmine Dipietrangelo. La zona franca, diventa anche terreno, per tirar fuori vecchi rancori, almeno così sembra nei toni.  Questa la risposta integrale di Dipietrangelo.

” Non sono abituato a rispondere a chi polemizza con le mie opinioni. Fa parte della dialettica e del rispetto delle opinioni altrui. In questo caso sono costretto a infrangere questa mia regola.

La risposta del presidente dell’ASI ad alcune mie considerazioni sulla reiterata proposta di zona franca nel porto di Brindisi mi allarmano per la pochezza di argomentazioni, per la povertà culturale, per l’arroganza che contraddistingue, da sempre, Rollo e chi, con lui, prepara i suoi comunicati.
Mi sarei aspettato una risposta di merito alle mie semplici argomentazioni. Umilmente e senza ricorrere alla lingua inglese, esse volevano solo ricordare lo stato del dibattito sulle zone franche in Italia, sulle zone economiche speciali, sulla necessità di inserirle nel piano d’azione europeo della logistica e in un piano nazionale della  portualita’ . Elaborazione necessaria  a cui sta cercando di fare fronte il governo Renzi. Mi sono avvalso di un po’ di letteratura in materia, delle iniziative in atto in Sardegna, in Calabria e in Sicilia e dello stesso piano presentato dal ministero delle infrastrutture e dei documenti che circolano nel ministero dell’economia e finanza.
Ho preso atto solo attraverso questo intervento del presidente dell’ASI, che sono in atto alcune iniziative che dai comunicati precedenti non erano emerse e che confermano quanto da me sostenuto.
Non mi spaventa certamente l’intolleranza, la intimidazione e l’arroganza di chi invece di confrontarsi anche con un “ignorante”, un “non addetto ai lavori” come me, la butta in polemica pretestuosa e fuorviante. Quello che mi preoccupa è questo clima che si sta creando in città. Appena qualcuno esprime un’opinione diversa o osa pensare con la propria testa viene aggredito con comunicati carichi di stizza e di fastidio oltreche di dietrologia.
Si ha l’impressione, però, che con la polemica gratuita si voglia coprire la solita  prepotenza e pretesa basate  sul classico “non disturbare il manovratore”. E per carità di patria non intendo seguire le farneticazioni sul mio tentativo di rientrare nel dibattito cittadino sul futuro della città. Non devo certamente chieder il permesso ne’ a rollo e ne’ ai suoi amici e sodali per esprimere, con autonomia e rispetto delle posizioni altrui, le mie considerazioni che da molti, tra l’altro, sono riconosciute e apprezzate.
Parlo di dibattito pubblico e non di quello opaco e mediocre sulla gestione del potere che si svolge in città. Quello per esempio sulle partecipate e gli enti di secondo grado attraverso cui si gestisce ancora tanto, compreso anche assunzioni di parenti di “amici” e a cui Rollo sembra molto più propenso e sensibile. Questo dibattito lo lascio ad altri.
Infine se mi sono espresso sul “vecchio” ministero delle infrastrutture e sul sistema delle vecchie e nuove consulenze che attorno ad esso hanno intermediato opere e incarichi mi sono solo riferito a quanto lo stesso presidente del consiglio Renzi, che ha preso l’interim di quel ministero, ha dichiarato e ai suoi propositi di cambiamento radicale. Non pensavo di suscitare tale reazione in Rollo. Mi sa tanto di coda di paglia. In fine sul passato e sul presente di ognuno di noi pesa la propria coscienza oltreché la storia.
Lascio a Rollo il livore e la presunzione. Lo tranquillizzo che non è nel mio animo perseguire sulla strada da lui scelta così come non mi interessa la polemica e la insinuazione sulla gestione degli affari correnti. Ma non voglio neanche spaventarlo se gli mando a dire che non rinuncerò mai ad esprimere le mie opinioni e le mie idee e rispetterò sempre le idee degli altri anche quando non sono tali.

P.S. Alcune domande: -la piattaforma logistica è finanziata? Dalla delibera regionale che si invita a leggere e che avevo già letto si evince solo che si da parere positivo alla sua localizzazione e alla procedura avviata. Rimane il problema del finanziamento. È quello che io sostengo.
-la zona franca deve fare riferimento alle leggi in materia e deve essere inserita nel piano della logistica nazionale ed europea? È quello che ho cercato di dire nel mio intervento.  -a fronte dei tanti soggetti coinvolti e’necessario, per una eventuale realizzazione e gestione di zona franca, un unico soggetto e interlocutore ,come avviene, tra l’altro, dove esse sono state costituite? Io penso di si e mi chiedo che c’entra l’ASI?”

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