BRINDISI- Dipendenti Sanitaservice ancora in attesa dell’indennità di rischi, la Fp CGIL : “Discriminati rispetto ai dipendenti diretti della ASL”.
La Fp Cgil scrive così alla Sanitaservice: “Il principio di eguaglianza è alla base di ogni dinamica amministrativa/gestionale, intesa come azioni positive e concrete che dovrebbero essere combinate al fine di tutelare il lavoratore da ogni forma di discriminazione.
Non si tratta solo di applicare un principio costituzionale che già di norma dovrebbe regolare il diritto del lavoro, ma in questo caso tale direttiva assume anche implicazioni di natura etica atteso che la discriminazione si consuma tra il personale sanitario della ASL BR e della Sanitaservice ( società in house della ASL BR ) che sono stati, e lo sono ancora, in prima linea, rischiando la propria vita, durante la Pandemia per garantire le cure migliori possibili ai pazienti.
E’ inaccettabile, quindi, sotto tutti i profili, che ai Lavoratori della predetta Società in house (unico azionista la ASL BR), contrariamente ai loro colleghi della ASL BR, non siano state ancora erogare le “indennità di rischio” di cui all’oggetto, determinando uno “sgradevole” scollamento tra la Parte Datoriale ed i Lavoratori che continuano ad assicurare i servizi in condizioni di estremo disagio.
Il nostro obiettivo, partendo proprio dal suddetto istituto contrattuale, è quello di rimettere insieme tutte le realtà produttive oggi impegnate a garantire il nostro sistema, o meglio ancora che fanno comunque tutti parte di una macchina produttiva che ha come finalità un bene primario, costituzionalmente garantito, come la salute. Perché di questo si tratta: risulta intollerabile che, in un sito produttivo, ci siano – in alcuni casi – condizioni contrattuali così dispari che mortificano la qualità e le condizione di tanti Lavoratori che compongono la “filiera produttiva” rispondente ai bisogni di salute.
In definitiva, con la presente, si vogliono rappresentare le seguenti richieste:
- di provvedere immediatamente alla corresponsione delle somme concordate in delegazione trattante in merito al riconoscimento dell’indennità di rischio e riaprire al più presto la discussione sui limiti temporali e numerici del personale destinatario di trattamento integrativo, cercando essere ancor più inclusivi.
- di ridefinire una nuova “Piattaforma Inclusiva” che armonizzi tutti gli istituti contrattuali, sia dal punto di vista normativo che da quello economico, eludendo qualsivoglia discriminazione presente nella “filiera produttiva” che esprime – come già sottolineato – il Diritto Costituzionale a rendere esigibili per i Cittadini “Le Cure Migliori Possibili”.
Occorre, quindi, cambiare paradigma, avviare un confronto unitario da tradurre in una azione negoziale che abbia come obiettivo riunificare il lavoro e riunificare i diritti“.
BrindisiOggi
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