BRINDISI – Sul futuro dei dipendenti della Provincia, non mancano gli accesi scambi di opinione tra il Presidente dell’Ente, Maurizio Bruno e il coordinatore provinciale di NCD, Ciro Argese.
I toni si sono fatti più caldi dopo un iniziale richiesta di Argese di sbloccare la situazione di inerzia che vede i dipendenti della Provincia di Brindisi in presidio permanente da dicembre all’interno della sede, vicino piazza Santa Teresa, per la mancanza di risposte sul loro futuro occupazionale.
“Già prima delle festività natalizie abbiamo provveduto ad interessarci del problema, sia a livello nazionale che regionale. Abbiamo convocato sul tema e su questi argomenti – precisa Bruno – l’Assemblea dei Sindaci, in concomitanza con il primo Consiglio provinciale susseguente alle elezioni del 12 ottobre scorso. Inoltre, il 30 dicembre si è tenuta in Provincia una riunione, da me convocata, con i parlamentari e i consiglieri regionali brindisini, alla presenza dei sindacati e egli stessi lavoratori, per capire l’evolversi della situazione e per dare notizie certe e dirette agli stessi dipendenti dell’Ente e della Santa Teresa spa”.
I contatti con la Regione Puglia continuano ad esserci, assicura Bruno, d’accordo con gli uffici ministeriali per “tutelare in primis i dipendenti e di capire quali saranno in maniera definitiva le funzioni che la Provincia continuerà a mantenere.” L’osservatorio regionale si riunirà lunedì prossimo e Bruno fa sapere che ci sarà.
La risposta, però, non deve essere sembrata esaustiva per Argese. “La risposta superficiale del Presidente Bruno all’allarme da me lanciato sul rischio di perdita di tanti posti di lavoro per la Provincia e per la società Santa Teresa mi lascia veramente basito. La mia proposta – dichiara Argese – era di fare fronte comune a livello locale per intervenire tutti insieme e bloccare le possibili decisioni negative del Ministro Del Rio sul reperimento delle risorse economiche necessarie a mantenere i livelli occupazionali”.
“Bruno dice di non preoccuparci. Il Ministro Del Rio, al contrario, proprio oggi, ha trasferito alla Motorizzazione Civile alcune importanti funzioni senza contestualmente trasferire anche i dipendenti dei relativi settori: questa è la dimostrazione che esiste una chiara volontà di abbandonare al proprio destino i dipendenti della Provincia, già mortificata perché declassata ad Ente di 2° livello”.
“Spero che Bruno – conclude Argese -non sottovaluti anche quest’ultima grave azione, ed intervenga, non solo presenziando ed osservando inutilmente come lui stesso afferma, e non solo come Presidente, ma come segretario provinciale del Pd, sul suo Ministro, per chiedergli di modificare subito queste incredibili e preoccupanti gravi decisioni”.
Agnese Poci
Commenta per primo