BRINDISI- Sono dodici gli iscritti nel registro degli indagati per la morte di Cosimo Lagatta, il 68enne dipendente della Ecologica Pugliese deceduto a causa di un malore sabato scorso mentre era sul luogo di lavoro. La Procura di Brindisi ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo.
Il caso è arrivato in tribunale dopo la denuncia dei famigliari dell’uomo che lamentavano il ritardo con il quale i soccorsi erano arrivati e la mancanza di un medico a bordo dell’autoambulanza intervenuta sul posto.
Secondo le dichiarazioni degli stessi colleghi dello sfortunato operaio l’autoambulanza sarebbe arriva ben 45 minuti dopo la richiesta dei soccorsi e pare che siano state almeno due le telefonate di sollecito affinchè intervenisse rapidamente. Non solo, sempre secondo le dichiarazioni dei colleghi, pare che a bordo del mezzo di soccorso non vi fosse neppure un medico.
Lagatta sabato mattina aveva cominciato a lavorare intorno alle sei. Ma a metà della giornata rientrando da un servizio, scendendo dal mezzo appena parcheggiato, aveva accusato un malore accasciandosi per terra.
I primi a prestare soccorso erano stati i colleghi che erano sul piazzale. Immediatamente era scattata la telefonata al 118 ma l’autoambulanza, sempre secondo le dichiarazioni dei testimoni, aveva impiegato oltre mezz’ora ad arrivare.
Lagatta era vivo non appena soccorso dai colleghi ma con il passare dei minuti la situazione era peggiorata. L’uomo è deceduto all’arrivo in ospedale.
Ora secondo la famiglia, rappresentata dall’avvocato Daniela D’Amuri, Cosimo Lagatta poteva essere salvato se la tempistica fosse stata diversa e se su quell’autoambulanza ci fosse stato un medico.
La Procura ha aperto così un fascicolo per omicidio colposo, tra i dodici indagati medici, infermieri.
BrindisiOggi
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